Restauro della biblioteca 'Fucini', finalmente si può cominciare

Aggiudicato l’appalto da 1,3 milioni di euro a una Coop di Firenze

E’ stato aggiudicato l’appalto per il restauro della biblioteca Fucini

E’ stato aggiudicato l’appalto per il restauro della biblioteca Fucini

Empoli, 11 luglio 2018 - Buone notizie  per gli utenti della biblioteca comunale ‘Fucini’ di Empoli. Il cantiere per i lavori di consolidamento e restauro della struttura stretta tra via Cavour e via dei Neri è stato aggiudicato. Nei giorni scorsi, con una determina ad hoc, è stata messa nero su bianco l’aggiudicazione definitiva delle opere: saranno eseguite dalla Cooperativa archeologica con sede legale a Firenze, la quale, come spiegato nel documento all’albo pretorio del Comune, ha presentato l’offerta più conveniente con «la percentuale di ribasso del 28 per cento sul prezzo posto a base di gara di 1.573.675 euro esclusi oneri della sicurezza e Iva (importo complessivo 1.980mila euro, di cui 720mila finanziati dalla Regione)».

Dopo le verifiche di rito, è emerso che la ditta è in possesso dei requisiti generali e, quindi, l’amministrazione guidata dal sindaco Brenda Barnini ha ritenuto di «poter procedere all’aggiudicazione definitiva dell’appalto per il prezzo di 1.133.046 euro oltre 52mila euro per costi di sicurezza e oltre Iva».

Il tutto con economie derivanti dal ribasso d’asta complessivamente pari a 440.629 euro con la quota parte del finanziamento regionale pari a poco più di 160.228 euro. Sì, perché i lavori alla ‘Fucini’ prevedono un contributo da parte della Regione Toscana. L’importo delle opere affidate, che per la loro realizzazione dovrebbero richiedere all’incirca un anno, risulta finanziato per quasi 560mila euro dalla Regione e per poco meno di 744mila euro con risorse di bilancio dell’ente di via del Papa. Il tutto servirà a garantire un restyling interno ed esterno alla parte ‘vecchia’ della biblioteca empolese, quella che guarda via Cavour, off limits dal luglio 2012. Da allora, è impossibile raggiungere la sala maggiore, la sala Tassinari e il piano terra, compreso l’accesso principale e i magazzini.

Oltre all’adeguamento antisismico della struttura sono in programma il rifacimento del tetto, dei solai e delle fondamenta, oltre all’impiantistica antincendio. Tappe finali del recupero, rallentato dai pareri vincolanti delle Soprintendenza vista la natura di edificio storico della struttura, saranno il restauro della facciata e la riapertura dell’accesso da via Cavour. Non resta che dare il via al cantiere, a dir poco atteso.