Punizione severa contro il Bologna. Un palo e un gol annullato sull’1-0. Azzurri propositivi ma imprecisi

Come contro la Salernitana, Maleh e compagni hanno un buon approccio e restano in partita fino al terzo gol. Stavolta, però, con meno lucidità negli ultimi venti metri e concedendo troppo spazio alle ripartenze rossoblù.

Punizione severa contro il Bologna. Un palo e un gol annullato sull’1-0. Azzurri propositivi ma imprecisi

Punizione severa contro il Bologna. Un palo e un gol annullato sull’1-0. Azzurri propositivi ma imprecisi

di Tommaso Carmignani

Il problema è che nel calcio, per vincere le partite, ogni tanto bisogna fare gol. Perché senza questo particolare dettaglio di mezzo, la gara contro il Bologna sarebbe stata un esempio di perfetto equilibrio. Sì, il 3-0 con cui la squadra di Motta ottiene i tre punti è fin troppo severo per Luperto e compagni, ma appellarsi a questo e non considerare il fattore Orsolini sarebbe un errore. Perché lui, contrariamente a ciò che fanno i suoi colleghi dall’altra parte, la palla in porta ce la mette eccome e così, dopo la bella vittoria contro la Salernitana che aveva riacceso le speranze, arriva una sconfitta che conferma come questa Serie A sarà un tantino più complicata delle ultime due. Il gol è infatti un qualcosa che al momento, per l’Empoli, è complicatissimo da trovare: soltanto uno in sette partite, davvero troppo poco per chi ha ambizioni di salvarsi per il terzo anno di fila. Eppure, rispetto a prima, qualcosa di diverso c’è. Perché anche a Bologna gli azzurri confermano che la cura Andreazzoli può funzionare. La squadra non segna, è vero, ma a differenza di prima gioca e conclude, crea e ci prova. Un palo di Maleh, un gol annullato a Caputo e qualche occasione da sfruttare meglio dicono che le geometrie di Nonno Aurelio possono migliorare ciò che al momento non va, ma la strada è pur sempre in salita. Perché i gol che non arrivano fanno il paio con quelli che la difesa continua ad incassare, specialmente perché col nuovo allenatore si pressa e si osa di più, prestando inevitabilmente il fianco a contropiedi e ripartenze. Un equilibrio che al momento non è semplice da trovare, soprattutto quando la partita è condita da errori, disattenzioni e sbavature che certamente non agevolano il compito della squadra.

Perché fino al vantaggio di Orsolini era stato proprio l’Empoli a farsi preferire, soprattutto grazie alla verve di Maleh e alle incursioni di Baldanzi e Cambiaghi, scelto al posto di Cancellieri. Il Bologna, però, va poco per il sottile e nel momento in cui si trova a dover colpire, colpisce. Il guizzo di Orsolini arriva a margine di un rimpallo, ma lui è bravissimo a mandare a spasso il difensore e a trafiggere Berisha, che poco dopo, sugli sviluppi di due contropiedi, è super nel dire di no a Ndoye e a Zyrkzee. L’Empoli è comunque vivo e vivace: in perfetto stile Andreazzoli la squadra pressa alta e attacca con tanti uomini, sfiorando il gol con un palo di Maleh ed una conclusione di Baldanzi ben parata da Skorupski. Il gol arriverebbe poco dopo con Caputo, ma la posizione di partenza di Ebuehi che serve l’assist è di fuorigioco.

Si arriva così alla ripresa, con un canovaccio che sostanzialmente non cambia fino al raddoppio di Orsolini, bravo a farsi perdonare un brutto errore che aveva commesso poco prima. E’ il colpo del ko, anche perché l’Empoli col tempo cala e finisce per incassare pure il 3-0. Andreazzoli, ora, dovrà rimboccarsi le maniche e aiutare i suoi a leccarsi le ferite, perché la prossima sfida contro l’Udinese sarà ugualmente decisiva. La squadra è in lotta insieme alle altre, ma deve necessariamente migliorare il proprio score. Un gol segnato in sette partite è davvero troppo poco per chi spera di scrivere una nuova pagina di storia azzurra.