Piazza delle Stanze Operaie E’ l’ora della sospirata rinascita

Sono iniziati i lavori che riqualificheranno completamente l’area nel borgo alto cittadino

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Piazza delle Stanze Operaie cambia volto. Sono partiti i lavori di riqualificazione per uno degli accessi più suggestivi al borgo alto di Castelfiorentino. Tante erano le criticità segnalate negli anni anche dai cittadini: il pessimo stato della pavimentazione stradale, le siepi alte che hanno sempre creato l’idea di un punto ‘appartato’, cupo; l’illuminazione insoddisfacente e lo stato obsoleto degli arredi. Non solo. La presenza di una campana del vetro e di un cestino dei rifiuti, insieme all’antistante arco di via Tilli, hanno trasformato questa zona in un sistematico luogo di abbandono rifiuti. Da qui, l’operazione di rinascita. "Sono convinto che il degrado di questo tipo si combatta solo dedicando attenzione ai luoghi; e a piazza delle Stanze Operaie noi abbiamo dedicato molta attenzione", ammette lo stesso sindaco, Alessio Falorni. I primi effetti sono già evidenti. "L’illuminazione è stata fortemente potenziata – sottolinea Falorni - oggi quello è uno dei luoghi più ‘chiari’ di Castello. Gli arredi sono stati sostituiti. Le siepi tagliate. Sono state installate telecamere mobili e fisse". L’intervento che si affianca alla realizzazione dell’ascensore (elemento che porta a sua volta con sé una nuova dose di illuminazione e di telecamere), prevede anche la ripavimentazione della piazza, con la riqualificazione delle aiole e la ridefinizione degli stalli per le auto. "Al posto dei pini – annuncia il sindaco - pianteremo dei ginkgo biloba, alberi dai bellissimi colori, meno invasivi sul piano del radicamento, e forse più efficaci su quello del contributo alla riduzione della CO2. La ringhiera, altro elemento che concorre molto al senso di abbandono, sarà completamente sostituita. Penso sia un altro intervento che cambia decisamente il volto di Castello Alto, e assieme all’ascensore, e al nascituro Polo che sostituirà la vecchia struttura del cinema Puccini, costituirà da ora in poi un’altra immagine di ingresso nel cuore più antico della nostra città".

Irene Puccioni