REDAZIONE EMPOLI

Quel passaggio a livello maledetto: abbattuto 72 volte in un anno

Pendolari esasperati: "Non ce la facciamo più, i nostri viaggi sono odissee"

Il passaggio a livello 'incriminato' (foto Germogli)

Empoli, 21 giugno 2015 - Ormai si viaggia alla media di un abbattimento a settimana. Nell’anno 2014 - incredibile ma vero - ne sono stati contati ben 72 e il trend per l’anno in corso è decisamente in salita. Così il passaggio a livello di Brusciana, tra Ponte a Elsa e Granaiolo, è diventato la spina nel fianco non solo di tantissimi automobilisti, ma anche di centinaia di pendolari che quotidianamente si trovano a viaggiare sulla tratta ferroviaria EmpoliSiena. C’È il camionista, che nonostante il segnale rosso e l’inizio dell’abbassamento delle barriere, azzarda l’attraversamento dei binari per poi, fatto il danno, dileguarsi. Ma c’è anche l’automobilista particolarmente distratto, che invece di frenare tira dritto e tampona la sbarra quando questa è già in posizione orizzontale. Il sistema di sicurezza fa bloccare i treni, si accumulano ritardi enormi, qualche corsa viene anche cancellata e un viaggio di qualche decina di minuti si trasforma in una vera e propria odissea.

La soluzione migliore - che sarebbe anche quella risolutiva - sarebbe eliminare direttamente il passaggio a livello realizzando un sottopasso come è stato fatto lungo via Val d’Elsa, nei pressi della frazione Marcignana, e lungo la Tosco Romagnola in località Ponte alla Stella. Ma si tratta di opere infrastrutturali che richiedono grossi investimenti e un accordo tra tutti i soggetti interessati: Rete ferroviaria italiana (Rfi), i comuni di Empoli e Castelfiorentino, l’Anas e la Regione Toscana. Insomma, risolvere la faccenda non è affatto facile. Tuttavia, dal recente incontro che il comitato Pendolari Valdelsa (che da alcuni anni tiene alta l’attenzione sul problema) ha avuto con tutti gli enti competenti è saltata fuori una proposta economicamente sostenibile e utile ad arginare quella che sta diventando una vera e propria emergenza. «L’idea condivisa da tutti – spiega uno dei rappresentanti del comitato, Gianluca Sacconi – era quella di installare un semaforo su entrambi i lati del passaggio a livello.

L’impianto, posto a una decina di metri di distanza dalle barriere e dotato di telecamera, fa scattare il segnale rosso quando il passaggio a livello sta per chiudersi al transito del treno. In questo modo chi tentasse di oltrepassare i binari verrebbe immortalato dalla telecamera e sanzionato: un deterrente efficace per gli spericolati e imprudenti automobilisti». All’incontro ha fatto seguito, a maggio, un sopralluogo dei tecnici. Poi, però, più nulla. Giovedì scorso si è verificato l’ennesimo abbattimento che ha fatto infuriare i pendolari, pronti adesso a scendere in strada con un presidio davanti al famigerato passaggio a livello. «Non capiamo dove sial’intoppo dal momento che tutte le parti in causa erano ben felici della proposta avanzata durante l’incontro. Dopo il sopralluogo non abbiamo più avuto alcuna notizia». A questo punto i pendolari sono pronti a mettere in atto una manifestazione con relativo volantinaggio. «Stiamo pensando a una protesta eclatante ma civilissima – spiega Sacconi – per invitare gli automobilisti a fare attenzione spiegando loro i disagi che creano gli abbattimenti. Se nei prossimi giorni nessuno si farà vivo ci muoveremo. Siamo alle stremo c’è bisogno di intervenire quanto prima».

Irene Puccioni