
L'Ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo chiude
Montelupo Fiorentino, 7 dicembre 2015 - Qualcosa si muove, anche se con 7 mesi di ritardo. I primi tre pazienti internati a Montelupo Fiorentino hanno lasciato l’Opg per arrivare alla residenza per l’esecuzione di misure di sicurezza di Volterra. Che, di fatto, raccoglierà l’eredità montelupina. La Rems ha ufficialmente iniziato la sua attività da dicembre ed è destinata a ospitare pazienti affetti da disturbi mentali autori di reato provenienti proprio dall’Opg di viale Umberto I che potrà così essere definitivamente chiuso. Volterra, sottolinea l’amministrazione, è «storicamente un caposaldo nel trattamento dei pazienti con disturbi mentali, divenuta nell’ultimo ventennio del secolo scorso l’icona di una psichiatria manicomiale che finiva e che ora ritrova, per volontà del Comune, un ruolo centrale diventando un punto di riferimento per Toscana e Umbria».
«Ringrazio l’assessore Saccardi – spiega il sindaco di Volterra Marco Buselli – per avere accolto la nostra richiesta. Un progetto che ha fallito in altri nove territori della regione ed è quindi per noi motivo di orgoglio esserci candidati ed aver avuto la possibilità di essere scelti. Un grazie particolare a tutti coloro che si sono impegnati per la realizzazione dell’opera in tempi così brevi. Il 21 dicembre in consiglio comunale, insieme all’azienda sanitaria e alle forze dell’ordine, spiegheremo ai cittadini quali saranno le sfide progettuali che la nostra città si avvia ad affrontare con la Rems». La chiusura dell’Opg di Montelupo, insieme a quella degli altri cinque ospedali giudiziari psichiatrici, dopo oltre un secolo di attività come luogo di cura, ma soprattutto di custodia, rappresenta una svolta epocale nel trattamento di questo tipo di pazienti che possono così usufruire di progetti terapeutici individualizzati ed effettuati in ambiente sanitario.
«L’apertura della Rems di Volterra – spiega il direttore Alberto Sbrana – rappresenta la chiusura di un cerchio che si è aperto nel 1978 con l’approvazione della Legge Basaglia che, prevedendo il superamento degli ospedali psichiatrici, aveva lasciato aperti gli Opg con standard assistenziali del tutto inadeguati e uno stile più di custodia che terapeutico». La Rems si avvale di psicologi, psichiatri, infermieri, oss, educatori, assistenti sociali, tecnici della riabilitazione, in un approccio multidisciplinare integrato comune a tutti e servizi territoriali di salute mentale. La sorveglianza da parte della polizia penitenziaria è esclusivamente perimetrale.