E' morto lo scrittore Luigi Testaferrata, studioso dannunziano

Aveva 88 anni, è morto nella sua città: Empoli

Luigi Testaferrata

Luigi Testaferrata

Empoli, 7 gennaio 2021 -  Lo scrittore e saggista Luigi Testaferrata, studioso di Gabriele d'Annunzio e narratore pluripremiato, è morto all'età di 88 anni ad Empoli (Firenze), dove era nato nel 1932. L'annuncio della scomparsa è stato dato dal sindaco Brenda Barnini: "Il mondo culturale, letterario, scolastico e la città intera è in lutto per la scomparsa di Luigi Testaferrata. Docente, scrittore, giornalista, in una parola intellettuale, uno dei più importanti che Empoli abbia potuto conoscere e annoverare fra i suoi cittadini".

I funerali si svolgeranno domani, venerdì 8 gennaio, alle ore 10, nella chiesa di San Giovanni Evangelista di Empoli. La salma sarà cremata e le ceneri saranno tumulate presso il cimitero Sant'Andrea di Empoli. Testaferrata si era formato alla scuola dello storico della letteratura Giuseppe De Robertis all'Università di Firenze, dove si laureò con una tesi sul 'Poema paradisiaco' di Gabriele D'Annunzio, segnando così l'inizio di un'appassionata ricerca dannunziana su cui in seguito ha fornito una serie di interventi critici, alcuni di essi raccolti in un volume del 1972 ("D'Annunzio paradisiaco", La Nuova Italia editrice) e in numerosi Atti dei convegni realizzati dal Centro Studi Dannunziani di Pescara nell'ultimo trentennio. E' autore anche di "Vivere nel vivere. Prose scelte di d'Annunzio (Ibiskos Ulivieri, 2005). Dal 1956 al 1977 Testaferrata ha insegnato nei Licei, e in seguito, per altri vent'anni, fino al 1997, è stato preside del Liceo Ginnasio 'Virgilio' di Empoli. Contemporaneamente ha continuato scrivere, romanzi e racconti: "L'Altissimo e le rose (Città Armoniosa, 1980, finalista al Premio Campiello 1980, Premio Chiavari 1981), "Placide pene d'amore" (Città Armoniosa, 1983), "Tenera come colomba" (Vallecchi, 1987, Premio Enna Savarese e Premio Sirmione Catullo), "Perché ho ammazzato Leopardi?" (Rusconi, 1990), "I cenci e la vittoria" (Edizioni dell'Erba, 1996, Premio della Presidenza del Consiglio regionale Toscano), "La pietà ditemi dov'è" (Edizioni dell'Erba, 1999), "La morte e l'allegria" (Titivillus, 2005). 

Testaferrata ha curato anche i volumi "Carteggio Manzoni, Giusti e amici" (Ibiskos Ulivieri, 2005), "La mia Toscana segreta" (Editori dell'Acero, 1998), Premio speciale della giuria Barbi-Colombini, "Salutami Toscana" 8Edizioni dell'Erba, 2015). Si è dedicato anche a traduzioni ("Le favole di Fedro", 1977; "L'Elogio della follia" di Erasmo da Rotterdam, 1978; "Le Metamorfosi" di Ovidio, 1981). Testaferrata ha fatto parte anche delle giurie del Premio letterario 'Pozzale - Luigi Russo' e del Premio letterario 'Giovanni Boccaccio'. Ha collaborato a molti giornali e riviste, "La Voce Repubblicana" diretta Ugo La Malfa, "Il Giorno" diretto da Guglielmo Zucconi, "Il Giornale" e a "La Voce" diretti da Indro Montanelli, "La Nuova Rivista Europea", "Bell'Italia", "AD", "Toscana qui", "Erba d'Arno", "Oggi e domani", "I Quaderni del Vittoriale". Fra le ultime collaborazioni "Avvenire" e il "Corriere Fiorentino".