E' morto il partigiano Ermanno Cetti

Lutto a Castelfiorentino per la scomparsa dello storico presidente dell'Anpi locale

Ermanno Cetti

Ermanno Cetti

 

Castelfiorentino (Firenze), 19 ottobre 2020 - Se n'è andato Ermanno Cetti, uno degli ultimi partigiani di Castelfiorentino e ultimo presidente storico della sezione Anpi castellana. Aveva 98 anni e da ragazzo si unì alla lotta antifascista come 'partigiano combattente' nella Brigata Garibaldi. Dopo la guerra aveva lavorato come operaio in varie fabbriche della Valdelda. Grande il suo impegno nel tenere viva la memoria, la storia, i valori dell'Anpi. Il funerale si svolgerà domani, martedì, in forma civile. Il feretro partirà alle 11 dalla abitazione in via Carducci 23 verso il cimitero del capoluogo.  L'attuale presidente Anpi di Castelfiorentino, Marco Cappellini, lo ricorda in un commosso post facebook: "Nel cercare una foto che rappresentasse Ermanno - scrive - ne sono venute fuori diverse, la più bella forse quella della consegna della medaglia per il 70esimo Anniversario della Liberazione….ma quella che di più lo rappresenta è questa, siamo al pranzo antifascista del 25 aprile anno 2016 e lui sempre lucido e roccioso con la spilla dell'Anpi appuntata sulla giacca ammonisce i presenti sul pericolo di ritorno di coloro che loro, giovani partigiani, avevano cacciato per dare a noi un Italia libera. Quanta ragione aveva in quelle sue parole, un monito pesante come un macigno ma pieno di verità come l'eredità che ci lascia, il mantenere viva la memoria, la storia, la sua Anpi, perché Ermanno era l'Anpi e prima del passaggio alla nuove generazioni ha guidato la nostra sezione di Castelfiorentino per tantissimi anni, ultimo presidente di una generazione che aveva messo la propria vita in gioco per salvare la nostra Patria. Grazie di tutto presidente….ritroverai Floriana ovunque andrai ed immaginiamo già che riprenderete le vostre discussioni sempre molto belle ed appassionate sulla politica e sulla memoria. Grazie ancora comandante".

Il cordoglio e il personale ricordo del sindaco, Alessio Falorni: "A lui ero davvero molto legato. Uno degli ultimi partigiani rimasti a Castelfiorentino, era compagno di mio nonno nella Brigata Garibaldi. Si volevano un gran bene, nonostante le numerose litigate (politiche, per lo più) che facevano, due caratteri duri come la pietra, e pronti a accendersi come la brace; non scorderò mai, e lo dico letteralmente, gli occhi di Ermanno quando presi la tessera dell’ANPI, e ancor di più quando gli dissi che intendevo candidarmi a Sindaco di Castelfiorentino. “Il nipote di Libero”...mi disse solo così, e gli vennero le lacrime. Facendomele quindi venire anche a me. Così come non scorderò mai le parole che gli ho sentito pronunciare in più di una occasione pubblica, nella quale si è trovato a rivestire il ruolo di presidio di libertà e di memoria. Quegli occhi limpidi erano collegati a una parola altrettanto schietta, e sempre dritta come i valori che portava. Floriana, Ermanno...con loro se ne è praticamente andata una generazione, che quei valori era in grado di insegnarli attraverso la testimonianza viva e l’esempio. L’impegno che lasciano sulle spalle di noi che seguiamo è grande, e non possiamo sottrarci ad esso, se vogliamo onorare la loro memoria. Ti saluto col pugno chiuso, compagno Ermanno".