Bibliotecario morto, indagini su quanto accaduto in ospedale

L’autopsia: soffocato da un boccone di cibo. S’interroga il personale

Il funerale di Antonio Morelli

Il funerale di Antonio Morelli

Empoli, 23 marzo 2019 - E’ morto per soffocamento. Ucciso da un boccone di cibo, consumato nel corso del pasto serale, nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Giuseppe di Empoli. E’ quanto stabilito, secondo le prime informazioni, dall’autopsia eseguita sul corpo di Antonio Morelli, il bibliotecario della Fucini con la passione innata per la poesia.

Morelli è deceduto nella serata di venerdì scorso, il 15 marzo, alle 19.35. Il sostituto procuratore Christine Von Borries, titolare dell’indagine, ha acquisito le cartelle mediche del sessantaduenne residente ad Avane molto conosciuto in città, dove lascia un fratello e una sorella, straziati dalla perdita improvvisa.

Ma gli accertamenti non sono finiti qui. La procura fiorentina darà incarico ai carabinieri della Compagnia di via Tripoli di ascoltare degenti e personali in servizio in ospedale mentre Morelli è morto. Resta da accertare se ci possano essere responsabilità in merito a quanto accaduto. Se sarebbe stato possibile fare di più. Se la tragedia, che ha gettato nello sconforto generazioni di empolesi che avevano incontrato il bibliotecario tra corridoi e sale della Fucini di via dei Neri, poteva essere evitata.

I familiari, sabato mattina, all’indomani della scomparsa del loro caro, si sono rivolti ai carabinieri della stazione di Empoli: hanno presentato un esposto, corredato di tutti i dubbi e gli interrogativi legati alla morte del fratello, sulla base di quanto spiegato loro dal personale ospedaliero presente al loro arrivo nel nosocomio di viale Boccaccio, subito dopo aver appreso del dramma.

A occuparsi della loro vicenda, l’avvocatessa cerretese Serena Masi, incaricata dalla famiglia che ha deciso di avvalersi anche di un consulente di parte, il medico legale Stefano Pierotti di Lucca. La volontà è una soltanto, fare luce su un decesso avvenuto durante un ricovero, stando alle prime informazioni, per accertamenti di routine.

Una morte arrivata come un fulmine a ciel sereno, gettando nello sconforto coloro che avevano conosciuto Morelli, ieri pomeriggio, tutti riuniti nella chiesa di Santa Maria per dare l’ultimo saluto al sessantaduenne che fin da adolescente aveva affidato emozioni e pensieri a versi e rime. Tra i presenti anche il sindaco Brenda Barnini e l’assessore alla cultura Eleonora Caponi. Con loro il direttore e i dipendenti della Fucini dove nelle stesse ore delle esequie erano attivi soltanto alcuni servizi, proprio per permettere al personale di dire addio all’amico che non c’è più.