Botte, abusi e umiliazioni: il calvario di una moglie, arrestato il marito

L'uomo è finito in manette con le accuse di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, furto e rapina

Carabinieri in azione

Carabinieri in azione

Empoli, 20 febbraio 2019 - I carabinieri hanno arrestato un uomo originario dell'Est europeo, residente a Empoli per maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, furto e rapina nei confronti della ex moglie, una connazionale, in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Firenze su richiesta della Procura.

La relazione tra i due era iniziata nel 2011 e, mentre lei lavorava in Italia come badante, lui era rimasto in patria finché, nel 2017, si era trasferito in Italia dando inizio all'incubo della donna. I maltrattamenti erano iniziati proprio nel novembre 2017 quando l'uomo aveva cominciato ad offendere quotidianamente la moglie, umiliandola e minacciandola anche con un coltello. In diverse occasioni la donna era stata anche picchiata e colpita con calci, schiaffi e pugni venendo trascinata molto spesso per i capelli.

L'uomo, descritto negli atti giudiziari come possessivo e violento, più volte si era presentato presso l'abitazione dove la moglie lavorava come badante minacciandola e offendendola: in un'occasione (dicembre 2018) l'aveva anche aggredita e, dopo averla colpita e strattonata per i capelli, le aveva sottratto il telefono svuotandole poi addosso una bottiglia d'acqua; quindi l'aveva condotta presso l'abitazione dove lavorava e lì le aveva sottratto anche il tablet, prima di allontanarsi. In quell'occasione era intervenuta una pattuglia dei carabinieri che aveva convinto la donna a denunciare la sua situazione.

Lo stesso giorno la donna era stata accompagnata presso il pronto soccorso dell'ospedale di Empoli e il marito, venuto a conoscenza della situazione, si era recato là con un coltello, poi rinvenuto dalla pattuglia dei carabinieri allertati proprio dalla donna. Quindi il racconto di tutte le violenze (anche sessuali) e minacce che aveva subito nel tempo e che avevano minato la serenità della donna, costretta a vivere "in un continuo stato di paura, esasperazione, prostrazione ed angoscia".

Nei giorni successivi alla denuncia l'uomo l'aveva continuata a tormentare e minacciare in ogni modo. Il pubblico ministero, sulla base di quanto ricostruito dai militari, ha quindi richiesto al Gip del Tribunale un'idonea misura cautelare per fermare l'uomo e, ieri sera, il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri: il 38enne georgiano è stato condotto nel carcere di Sollicciano dopo essere stato rintracciato e arrestato ad Empoli, nei pressi della stazione ferroviaria.