REDAZIONE EMPOLI

Le sagre fanno centro Porzioni abbondanti e rincari contenuti "Così battiamo la crisi"

Tante prenotazioni nonostante le difficoltà economiche delle famiglie. Diecimila presenze solo a Cerreto Guidi: il ricavato in beneficenza. Gli organizzatori: "Tanti sacrifici per portare avanti le tradizioni di paese".

Le sagre fanno centro Porzioni abbondanti e rincari contenuti "Così battiamo la crisi"

Porzioni abbondanti. Serata al fresco e musica dal vivo. Ci si alza per salutare un amico, si aggiunge un posto a tavola. Nonni e nipoti, una passione ’intergenerazionale’. E’ ancora lunga l’estate delle sagre di paese, un "patrimonio da salvaguardare", iniziative di valore sociale che rafforzano il senso di unione e di appartenenza alla propria comunità. I comitati organizzatori sono grandi famiglie che si ritrovano ogni anno davanti agli stessi fornelli, con un entusiasmo sempre rinnovato. Sagra è solidarietà, con parte degli incassi che quasi sempre tornano al territorio tramite donazioni e contributi utili alle popolazioni bisognose. È successo con la sagra del papero e del cinghiale di Cerreto Guidi: 5mila euro raccolti dal Circolo Arci presieduto da Renato Picchi e consegnati all’associazione Rione Nero di Faenza colpita dall’alluvione. Neppure queste manifestazioni, apprezzate perché ’low cost’ escono però indenni da inflazione e rincaro materie prime. I piatti sono aumentati di 0,50 o 1 euro. Poca cosa, considerando i costi esorbitanti che i volontari si trovano a sostenere ogni sera. Fortuna che il format regge ed è, nonostante tutto, boom di presenze.

Sta andando bene la sagra del bombolone a Casenuove. "Tante le famiglie e i gruppi che arrivano - conferma l’addetto alle prenotazioni, Roberto Nannetti - Cerchiamo di contenere i prezzi, ma un minimo aumento in menù dovuto ai rincari delle materie prime era inevitabile. L’olio per friggere i bomboloni, il grano per la pasta, tutto aumentato. Seppur con sacrificio, vogliamo promuovere le tradizioni di paese senza gravare sull’utenza". Sono dagli 800 ai 1000 i bomboloni sfornati ogni sera. "Più afflusso del 2022, che non per forza vuol dire maggior incasso".

Soddisfatto anche Renato Picchi, presidente del Circolo Arci Rossetti di Cerreto Guidi. "Anche se a livello di presenze abbiamo registrato un leggero calo, di circa il -10%, la sagra si conferma un successo". Diecimila le presenze in totale, circa mille in meno del 2022, "risultato della minor disponibilità economica delle famiglie - dice Picchi - Ma anche del meteo incerto. E’ una questione di priorità. Prima le bollette, e se avanza qualcosa allora si va alla sagra". I rincari sono generalizzati: il mangime per i paperi schizza alle stelle e l’allevatore si rifà sul cliente. "Su una ventina di piatti - aggiunge Roberto Taddeini in attesa della sagra della pizza dolce di Martignana - solo 6 proposte sono salite di un euro. In 5 giornate, nel 2022 abbiamo servito 120 persone a sera. Contiamo di crescere ancora. E non ci saranno sorprese in scontrino per chi chiede piattini o tovaglioli in più". Con una media di 200 persone a sera, numeri favorevoli arrivano anche dalle sagre della lepre e del Cinghiale di Gambassi Terme. "Una bella ripartenza - conclude Alessio Capresi, uno degli organizzatori - Le materie prime sono aumentate del 30% circa, ma a costo di rimetterci, la nostra filosofia resta la filiera corta".

Ylenia Cecchetti