
Un momento deI dibattito tra Iacopo Melio e Gianni Cuperlo al circolo Arci di Lazzeretto
Empoli, 7 luglio 2014 - OLTRE cento persone ad accogliere Gianni Cuperlo al circolo di Lazzeretto. Caldo e afa non hanno spaventato il pubblico della festa dell’unità, tra cui erano presenti anche il neo-sindaco di Cerreto Guidi Simona Rossetti, il segretario regionale del Pd Dario Parrini e Iacopo Melio, il giovane disabile che sta smuovendo le coscienze di tutt’Italia con l’hashtag #vorreiprendereiltreno. Ed è proprio dalle parole di Iacopo che è iniziato il dibattito.
«Ringrazio chiunque stia appoggiando questa battaglia, fatta con il sorriso per l’eliminazione delle barriere di questo Paese, che sono spesso di tipo sociale e culturale — dice — Non è la mia battaglia, ma la battaglia di tutti. Senza colore politico». Iacopo è a casa, tra coloro che lo hanno visto crescere, eppure trapela grande emozione dalle sue parole. Cuperlo si dice colpito e intrigato dalle parole del giovane disabile affetto dalla sindrome di Escobar, con cui si è intrattenuto a parlare a lungo prima dell’inizio dell’intervento. «Fa bene il nostro segretario e capo del consiglio a ripetere che siamo un grande Paese — afferma — Ma siamo anche il paese delle contraddizioni e dei ritardi, non degni della nostra storia. Dobbiamo combattere con Iacopo per i diritti, perché questo vuol dire continuare ad avere speranza». Prende la parola anche il sindaco Rossetti, orgogliosa di come il giovane di Lazzeretto stia portando avanti questa battaglia di civiltà. «Rinnovo l’invito a partecipare al consiglio comunale mercoledì sera per ricevere i suoi suggerimenti. Da parte dell’amministrazione, il sostegno è pieno nel continuare la via intrapresa dalla precedente amministrazione che è stata molto vicina a Iacopo».
IL DEPUTATO dem affronta vari temi: iniziando dalla strage di Lampedusa dello scorso 3 ottobre fino a parlare del futuro della sinistra europea. Torna infine sulla questione sollevata dal giovane disabile, sostenendo che occorre ripensare tutti insieme alla qualità della democrazia. «Questo significa difendere i diritti, come Iacopo sta facendo con grande forza». Il sostegno a Iacopo è unanime. In molti si avvicinano al 22enne dopo il dibattito. Molti lo abbracciano, si complimentano, lo incitano ad andare avanti, assicurando il loro sostegno. Anche Dario Parrini gli stringe la mano. Iacopo appare soddisfatto: la sua battaglia va avanti verso altre stazioni.