La forza di non mollare : "Il fango riaffiora ancora. Incentivi? Solo da Cna"

A sette mesi dall'alluvione a Fucecchio, le ferite sono ancora aperte per le aziende e le famiglie colpite. Aiuti limitati, ma cruciali, per riprendersi.

La forza di non mollare : "Il fango riaffiora ancora. Incentivi? Solo da Cna"

La forza di non mollare : "Il fango riaffiora ancora. Incentivi? Solo da Cna"

FUCECCHIO

"Abbiamo vissuto scene apocalittiche, l’alluvione è stata una tragedia. Il ricordo di quella notte non è lontano, ma anzi. Più vivo che mai. I danni ce li abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni". A distanza di sette mesi dall’evento climatico che ha messo in ginocchio diverse aziende e famiglie del territorio, le ferite non si sono ancora cicatrizzate. "Il fango riaffiora ancora. È incredibile. Non riusciamo a liberarcene. Per non parlare dei danni a pareti e pavimenti. L’umidità continua a sbriciolare i muri". Sandra Ferri, titolare con la sorella della Pasticceria Ferri di Fucecchio, se la ricorda bene quella notte. "Un’esondazione così imponente ci fu solo quando ero piccolina - racconta l’imprenditrice - Che il rio tracimasse, chi se lo aspettava. È stato tutto improvviso". Sorprendente come l’assegno di 700 euro ricevuto da Cna Empolese Valdelsa, destinato alla famiglia Ferri e ad altre realtà colpite dagli eventi alluvionali di novembre 2023. "Abbiamo prontamente fatto richiesta per i ristori, ma dallo Stato, dalla Regione, non abbiamo visto un euro. L’unico incentivo - va avanti Sandra Ferri - lo abbiamo avuto grazie a Cna e certamente non ce lo aspettavamo. Non abbiamo che da ringraziare. Seppur piccola come cifra, ci è di enorme aiuto. In questi casi, tutto fa". La somma è stata subito rimessa in cassa a copertura di uno dei tanti investimenti affrontati per rimettersi in piedi. Il laboratorio si trova in una zona residenziale alla Ferruzza: 400 metri quadrati andati sott’acqua. "Siamo bassi - spiegano le titolari - Siamo qui dal ’75 e quando abbiamo aperto, la strada ancora non c’era. È stata costruita dopo, più alta. L’edificio è rimasto, quindi, più basso e sottoposto ad allagamenti". La furia dell’acqua ha danneggiato i motori dei forni, dell’impastatrice, reso inutilizzabili diversi macchinari e frigoriferi. Dalle tasche sono usciti almeno 25mila euro. Senza contare le materie prime spazzate via dal magazzino. Il laboratorio Ferri - dove lavorano otto dipendenti - è stato chiuso tre giorni. "Ma pian piano siamo ripartiti. Un poco alla volta siamo tornati alla normalità. Quel disastro, nessuno di noi lo scorda. Ad ogni allerta il cuore palpita e il pensiero torna là".

Ylenia Cecchetti