Invasione di... campo. Famiglie e aziende soffrono per i disagi: "La convivenza è dura"

Il cantiere ha stravolto la routine di molte persone e gli affari. Il grido di dolore dagli storici imprenditori del ’Poggio ai Grilli’. La famiglia Borghi: "Gravi perdite per l’agricoltura e il turismo".

Invasione di... campo. Famiglie e aziende soffrono per i disagi: "La convivenza è dura"

Invasione di... campo. Famiglie e aziende soffrono per i disagi: "La convivenza è dura"

L’opera è strategica e importante per tutta la Valdelsa. Erano presenti sul cantiere, ieri, insieme al consigliere regionale Enrico Sostegni, anche i sindaci Brenda Barnini di Empoli, Alessio Falorni di Castelfiorentino e Giacomo Cucini di Certaldo. Le preoccupazioni maggiori però sono per il comune di Gambassi Terme dove il cantiere per questo ultimo lotto di 429, impatta fortemente. Ha colto la palla al balzo, Paolo Campinoti, per chiedere rassicurazioni al presidente della Regione.

"Le opere accessorie come le casse d’espansione hanno un impatto notevole sul territorio – ha detto il sindaco –. È un sacrificio che Gambassi fa per il bene comune, ma ci sono terreni espropriati e disagi non indifferenti per una decina di famiglie e qualche azienda agricola in via Vecchiarelle, strada comunale in prossimità della cassa di espansione". Il cantiere lascerà strascichi, deturpando una parte del territorio. "Abbiamo sollecitato la Regione per garantire comfort a chi vive e lavora qui. Che le strade, a chiusura dell’opera, siano asfaltate".

E i disagi per i residenti, effettivamente, non mancano. Lo scuolabus ha difficoltà a percorrere la strada, a ora pericolosa per via del cantiere, e c’è chi ha subito una vera e propria invasione di campo. Come i titolari dell’agriturismo Poggio ai Grilli, in via delle Vecchiarelle, azienda agricola storica e tramandata di generazione in generazione. Ora al timone ci sono Marco e Andrea Borghi, esasperati per le ripercussioni delle opere relative alla Strada regionale. "Il 90% dei guai è causato dalle acque – dicono gli agricoltori a cui sono stati espropriati dei terreni –. I campi sono allagati perché da chi di dovere non è stata effettuata la preventiva regimazione delle acque". Siamo a pochi metri da una parte di cantiere. Sotto al cartello del Poggio ai Grilli è stato attaccato quello che riporta il nome della ditta appaltatrice dei lavori. Una convivenza scomoda.

"Il problema è a livello agricolo ma anche turistico. Con i mezzi a ridosso delle nostre proprietà, difficile regalare agli ospiti pace e relax". Solo polvere e preoccupazioni. Ma è soprattutto la produzione agricola a risentirne. "La produzione invernale l’abbiamo persa, è marcita per i campi allagati. Il terreno non è coltivabile. Facciamo frutta e verdura bio, abbiamo venti ettari di terreno, dieci di vigna. Circa sei sono inaccessibili a causa del cantiere, da circa un anno".

La fila di cetrioli e pomodori è da buttare. "Ora ci sono le fragole da annaffiare ma possiamo farlo solo nel weekend, quando i mezzi della ditta non sono in movimento". I Borghi si sono rivolti al Comune e alla Regione. "Vedremo in sede di liquidazione dell’esproprio di farci risarcire i danni per il raccolto perso. Intanto abbiamo acquistato un’altra porzione di terreno, per recuperare. Ma non abbiamo fiducia. Con un mese di ritardo oggi apriamo il banco per la vendita diretta". Le ruspe sono a due passi. "E se ci bloccano la strada, siamo costretti a chiudere anche noi".

Y.C.