Badante vaccinata ma senza il Green pass. "Costretta a tornare in Ucraina"

La storia di una badante che dopo aver ricevuto Sputnik non ha potuto ottenere il certificato verde

Una badante

Una badante

Gambassi Terme, 28 ottobre 2021 - A malincuore dovrà lasciare l’Italia, salutare la famiglia che l’aveva accolta e l’anziana signora che stava amorevolmente assistendo. Il problema è che per continuare a lavorare come badante ha bisogno del Green pass che, per il tipo di vaccino che ha ricevuto, non le può essere rilasciato. Quello che poteva rappresentare un rischio per molte famiglie con anziani non autosufficienti è diventato un problema concreto per Davide Mecatti, insegnante, di Gambassi Terme.

"La badante ucraina che da luglio si occupa di mia mamma a novembre tornerà nel suo paese di origine – racconta -. Il problema si è venuto a creare quando l’obbligo di Green pass è stato esteso a tutti i lavoratori, comprese le badanti. La signora si è vaccinata con lo Sputnik, che però non è riconosciuto nei paesi dell’Unione Europea, per cui non può avere la certificazione verde".  

Dal 15 ottobre scorso la badante ha iniziato a sottoporsi ai tamponi periodici, che ovviamente, alla lunga, diventano un costo non banale. "Purtroppo – prosegue Mecatti – ci ha comunicato questa decisione perché continuare a stare in Italia a queste condizioni non era più sostenibile né conveniente". La signora straniera è in Italia da una quindicina di anni. In Ucraina è stata insegnante di musica in un liceo musicale. Prima di arrivare in Toscana aveva svolto la badante in altre città di Italia. "Da noi, in famiglia, è arrivata la scorsa estate e non è stato facile riuscire a trovarla – dice Mecatti – Purtroppo, quando mi sono trovato nelle condizioni di mettermi alla ricerca di una persona per assistere mamma, ho toccato con mano l’assenza di servizi dedicati. Va poi aggiunto che io e mia mamma abitiamo a Gambassi Terme, che è poco servito con i mezzi pubblici.

Alla fine ti trovi costretto a entrare nel meccanismo del passaparola: può andarti bene, ma anche no. Nel mio caso ho trovato una signora davvero brava, attenta e premurosa. Ho però degli amici che si sono trovati in difficoltà con le persone che si sono messe in casa". Davanti all’annuncio della badante che a novembre avrebbe lasciato l’Italia, la prima reazione dell’insegnante è stata di panico e smarrimento. "Improvvisamente ti trovi senza più un punto di riferimento – dice Davide Mecatti – Mi sono messo subito alla ricerca di una sostituta e credo di averla trovata. Tuttavia, non possono non fare una considerazione: queste signore, che non sono neppure più giovanissime, sono venute qui per vivere meglio, ma alla fine le costringiamo a tornare nei loro paesi di origini perché rendiamo loro la vita impossibile. Lei mi ha detto che la sua volontà è quella di tornare, ma chissà…".

Irene Puccioni