Covid Empoli, "Ospedale in affanno. Subito la zona rossa"

La direttrice sanitaria del San Giuseppe: "Da noi la seconda ondata non è mai finita. Presto i malati Covid supereranno gli altri pazienti"

Una terapia intensiva (foto repertorio)

Una terapia intensiva (foto repertorio)

Empolese Valdelsa, 28 dicembre 2021 - Da una parte i sindaci che chiedono di aspettare, dall’altra la direttrice sanitaria del San Giuseppe di Empoli (l’ospedale di riferimento per tutto l’Empolese Valdelsa), Silvia Guarducci, che auspica "1-2 settimane di zona rossa per poter permettere di riprendere le normali attività" del presidio cittadino. Non è facile per il governatore della Toscana, Eugenio Giani, conciliare le due richieste. "Ieri l’altro ho avuto tre assemblee in video identiche con i sindaci del Pistoiese, dell’Empolese Valdelsa e del Senese – ha ribadito ieri il governatore – Nella provincia di Pistoia ho avvertito un forte senso di responsabilità e la stessa cosa nella provincia di Siena. Invece nella zona Empolese i sindaci hanno optato per attendere". D’altra parte, però, i numeri parlano chiaro e la decisione di rimanere in arancione potrebbe essere rivista, alla luce dell’andamento dei dati dei prossimi giorni.

Nei reparti Covid il numero dei malati è in continua crescita. Ci sono presidi, quelli delle cure intermedie, che non hanno più disponibilità. Il San Giuseppe si sta organizzando per convertire altri spazi in aree degenza per la cura dei positivi ai quali il virus sta procurando forti scompensi respiratori. Se nei prossimi giorni il trend rimarrà questo verranno attivati altri 24 posti Covid ordinari e altri 6 in terapia intensiva, con la necessaria conseguenza che qualche servizio sarà sacrificato. A ieri, la situazione dei posti letto vedeva 77 pazienti in area degenza, che ha portato la propria capienza a 92 postazioni, e 10 in terapia intensiva (al completo).

Nelle cure intermedie non è rimasto libero neppure un posto: 34 su 34 occupati a Fucecchio e 16 su 16 a San Miniato. Secondo la direttrice Guarducci "la seconda ondata non è mai finita, per lo meno in questa zona. Abbiamo sempre mantenuto 50 posti letto Covid, numeri rilevanti per noi - sottolinea -. I dati sono stati stabili fino a metà gennaio, poi si sono fatti sentire gli effetti di cinque settimane in giallo, che inevitabilmente hanno portato a un incremento di contagi. Questo numero di malati attuali è molto impattante sull’ospedale e se il trend si mantiene, i malati Covid supereranno quelli non Covid".

I dati delle nuove positività di ieri, purtroppo, continuano a essere in linea con quelli dei giorni scorsi. Sono 63 i nuovi casi distribuiti su tutti e 11 i comuni dell’Unione: 4 Capria e Limite, 10 Castelfiorentino, uno Cerreto Guidi, 11 Certaldo, 10 Empoli, 6 Fucecchio, uno Gambassi Terme, uno Montaione, 7 Montelupo, 6 Montespertoli, 3 Vinci. Si contano anche altre due vittime del virus: un uomo di Capraia e Limite di 85 anni deceduto al San Giuseppe e una donna di 86 anni di Cerreto Guidi deceduta all’ospedale fiorentino San Giovanni di Dio.