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Campus Autismo, ci sono le risorse. Primo lotto finanziato con 7,3 milioni

Il progetto rientra nel nuovo piano di interventi approvato dalla giunta regionale

Campus Autismo, ci sono le risorse. Primo lotto finanziato con 7,3 milioni

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Nei giorni scorsi la giunta regionale della Toscana ha approvato un nuovo piano di investimenti da oltre 112 milioni per 27 interventi di edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico. Nell’elenco delle opere rientra anche la realizzazione del primo lotto del Centro autismo di Empoli (7,3 milioni), che erogherà servizi per adulti ed adolescenti con spettro autistico. La Regione Toscana, in una nota, precisa che si tratta di interventi complementari a quelli del Pnrr. La notizia del finanziamento del campus dell’autismo in via del Terrafino arriva a distanza di pochi giorni dalla presentazione del progetto al Museo del Vetro.

Come spiegato dai tecnici e dai vertici della Asl si tratta del primo del genere in Toscana ma anche a livello nazionale, per una serie di caratteristiche peculiari come quelle dell’offerta di attività ricreative coniugate a laboratori specifici e opportunità di socialità.

Il Centro diurno su una superficie di un ettaro, potrà ospitare fino a trenta persone in due moduli distinti: uno per gli adolescenti (dai 13 ai 18 anni di età) e l’altro per gli adulti (dai 18 anni in poi) con ingressi e attività indipendenti. Saranno realizzate anche due residenze da cinque posti letto ciascuna e un edificio dedicato ai servizi pubblici. Proprietaria del terreno la famiglia Artini, che ha donato l’area all’Asl Toscana centro per realizzare il Campus.

La giunta regionale ha messo a disposizione quasi sei milioni e 500 mila euro per questo progetto, altri 800 mila li aggiungerà l’azienda sanitaria. "L’impegno della Regione Toscana per le persone autistiche è forte considerato che i contributi e i finanziamenti destinati a questo tipo di disturbi - ribadisce il presidente Eugenio Giani (nella foto) - sono tra i più alti in Italia". Il governatore fa anche sapere che è stata firmata "una circolare per continuare a garantire la continuità nella terapia Aba su cui c’erano stati problemi, sollecitando nel frattempo una risposta a livello nazionale per avere linee guida uniformi". Il messaggio che vuole trasmettere il presidente della Regione è chiaro: la Toscana non intende lasciare sole le famiglie.