ALESSANDRO PISTOLESI
Cronaca

Bonifica Keu, attacchi e veleni. FdI solleva dubbi sulle competenze. Il sindaco di Empoli: "Tocca alla Regione". E Monni conferma: “Inutile alimentare confusione”

Caos per l’ok a una norma regionale. Il primo cittadino: "Il Comune non avrebbe le risorse" Poi aggiunge: "L’attenzione è alta, contatti costanti col commissario Vadalà". E FdI incalza

Carotaggi a Brusciana sulla terra della 429 (Germogli)

Carotaggi a Brusciana sulla terra della 429 (Germogli)

Empoli, 29 luglio 2024 – La bonifica dal Keu sulla strada regionale 429 spetta al Comune di Empoli. Anzi, no: è compito della Regione. Ha creato un po’ di scompiglio la norma approvata nei giorni scorsi in consiglio regionale relativa al "conferimento ai comuni delle funzioni in materia di bonifica di siti contaminati e disciplina del procedimento per la bonifica dei siti interessati da inquinamento diffuso". Un via libera che ha messo sull’attenti il sindaco di Empoli, Alessio Mantellassi, che chiarisce: "Quando ho letto il documento mi sono subito attivato – spiega –. In realtà per quanto riguarda il Keu la competenza resta in capo alla Regione. E questo ci rassicura". Una versione confermata anche dalla consigliera regionale della Lega, Elena Meini, che era presenta in aula e si è astenuta dal voto, a differenza della maggioranza (Pd e Italia Viva) che ha votato a favore e di FdI, M5S e gruppo misto che hanno espresso un voto contrario.

Un cortocircuito sulle competenze che però non risolve la questione di fondo, ovvero: quando si farà la bonifica sulla scarpata della 429 dove, secondo l’antimafia, sono state scaricate 8mila tonnellate di fanghi tossici provenienti dalle concerie di Santa Croce? "Noi continuiamo a tenere alta l’attenzione e a chiedere la bonifica – assicura Mantellassi –. Al di là delle competenze che, ripeto, spettano alla Regione, il Comune non avrebbe le risorse per fare l’intervento. Ma sta andando avanti, anche con i nostri tecnici, il lavoro legato a quel sito. Saranno poi i tecnici a dire termini e modalità dell’intervento. I contatti con il commissario Giuseppe Vadalà comunque stanno andando avanti". E se Mantellassi assicura che il Comune farà il cane da guardia, Fratelli d’Italia va all’attacco e presenta una domanda di attualità al sindaco riguardo alle "possibilità di intervento del Comune in merito alla bonifica del tratto empolese interessato dallo sversamento di Keu", con richiesta di risposta in occasione del consiglio comunale di oggi.

I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Francesca Peccianti, Cosimo Carriero e Danilo Di Stefano incalzano: "Condividiamo le perplessità sollevate in consiglio regionale dai rappresentanti di FdI rispetto al fatto che i Comuni non hanno risorse adeguate per quanto riguarda la bonifica di siti inquinati da Keu e fino a oggi sembrava che fosse la Regione l’ente deputato alla bonifica dei siti inquinati da Keu in caso di inerzia del responsabile. Perciò chiediamo al sindaco quali siano le valutazioni che ritenga di fare alla luce di questo rimpallo di competenze, considerate le possibili conseguenze

per la salute pubblica".

A stretto giro è arrivata la replica di Monia Monni, assessora regionale all’ambiente: “Già di per se la vicenda Keu è complessa e sta richiedendo un lavoro tecnico ed amministrativo non semplice. Non alimentiamo confusione dove non c’è, perché in questo momento bisogna lavorare con serenità per concretizzare procedimenti assai complessi”. Ancora non sembrano esserci tempi definiti ma Monni chiarisce:  “La proposta di legge approvata dal Consiglio regionale – spiega Monni - non amplia in alcun modo le competenze dei Comuni, ma mette ordine a seguito di una recente sentenza della Corte costituzionale, nonché disciplina l’iter amministrativo relativo ad una particolare tipologia di inquinamento, quello cosiddetto “diffuso”. Questo con il Keu non c’entra niente”.

E poi ancora:  “I siti contaminati da Keu – prosegue l’assessora - e su cui la Regione, allo stato attuale, è competente e sta intervenendo insieme al Commissario alle Bonifiche Generale dei Carabinieri Forestali Giuseppe Vadalà, sono la SR429, nonché gli impianti di Lerose di Bucine e Pontedera. Negli altri casi siamo in presenza tecnicamente non di procedimenti di bonifica ma di rimozione dei rifiuti, perché per fortuna in molti casi non c’è compromissione delle matrici ambientali, su cui per legge nazionale la Regione non può intervenire in quanto la competenza è riservata ai Comuni”.

a.p.