Il caro-bollette cancella lo sport

Le società che gestiscono gli impianti devono fronteggiare aumenti insostenibili e alzano le braccia

Una partita di basket a Empoli (foto Tommaso Gasperini/Germogli)

Una partita di basket a Empoli (foto Tommaso Gasperini/Germogli)

Empoli, 29 gennaio 2022 - Sono state le prime attività a subire drastiche restrizioni e lunghe chiusure forzate a causa dell’emergenza creata dalla pandemia da Covid e ora, con l’aumento esponenziale del costo delle utenze, sono loro in "stato di emergenza". Stiamo parlando degli impianti sportivi, nello specifico i palazzetti dello sport, quei luoghi che tutti i giorni della settimana brulicano di giovani e giovanissimi, ma anche di adulti e anziani.

Spesso di proprietà delle amministrazioni comunali, ma in concessione a gestori privati, di fronte a bollette dell’elettricità e del gas più che raddoppiate, i palasport sono a rischio sopravvivenza. Basta dare due numeri per rendersi conto della batosta arrivata nelle casse dei gestori con l’inizio del nuovo anno. La Uisp Empoli Valdelsa per garantire acqua calda negli spogliatoi e tenere accese le luci del PalAramini, entro il 31 gennaio dovrà pagare rispettivamente 13.776 euro di gas e 4.856 euro di energia elettrica, per un totale di 18.633 euro. In due anni le cifre sono quasi triplicate. Nel 2020, per lo stesso periodo di consumo (nel 2021, causa pandemia, la struttura è rimasta chiusa durante i mesi invernali), le cifre sono state di 5.076 euro per il gas e 2.389 euro per l’energia elettrica.

Non è andata certo meglio per chi gestisce il Pala-Lazzeri, l’altro palazzetto dello sport empolese. L’Use basket in questi giorni si è vista arrivare una bolletta del gas più che raddoppiata: dai 1.673 euro del dicembre 2020 si è passati ai 3.621 euro del dicembre 2021. "E dobbiamo ancora ricevere la bolletta dell’energia elettrica – fa sapere Piero Benassai, presidente Use Rosa – Anche in questo caso ci aspettiamo rincari consistenti. Tenteremo di rateizzare le cifre, ma non ritoccheremo le tariffe per i nostri tesserati, né rivedremo le agevolazioni e i sostegni". Tenere duro è la parola d’ordine, nonostante il vivaio, cuore pulsante della società bianco rossa, abbia subìto un forte ridimensionamento.

"Siamo passati dai 450 tesserati tra giovanili e mini basket che c’erano nella stagione 2019-2020 ai circa 300 che abbiamo registrato nel 2020-2021. Di fatto abbiamo perso 150 iscritti. Tra i motivi scontiamo anche il ritardo con cui ci sono state concesse le palestre scolastiche, che per noi sono fondamentali per portare avanti l’attività. Senza queste strutture il 50 per cento dell’attività sportiva non potrebbe essere svolta".

Spostandoci a Montelupo Fiorentino, i problemi sono gli stessi. Le bollette arrivate all’Asp Montelupo, gestore del Pala-Bitossi, contengono cifre più che raddoppiate. "Per luce e gas – spiega l’assessore allo sport, Simone Focardi – si è passati dai 2.300 euro del mese di novembre 2021 ai 4.800 di dicembre 2021. E questo è solo uno dei tre grandi impianti sportivi del nostro territorio". "La stessa batosta – prosegue l’assessore Focardi – arriverà anche per le società di calcio e di rugby. La situazione ci preoccupa. Le società sportive vengono già da due anni difficili, tra chiusure, diminuzione del numero di tesserati e aumenti dei costi per via dei nuovi protocolli sanitari. Rincari che sfiorano il 150 per cento diventano insostenibili".

Le amministrazioni comunali da sole non possono farcela. Montelupo Fiorentino, per esempio, sostiene già il gestore del Pala-Bitossi con un contributo di circa trentamila euro. "Ci auguriamo un intervento dall’alto, altrimenti i palazzetti chiuderanno e lo sport giovanile è destinato a finire", chiosa Simone Focardi.