I bocconi avvelenati tornano a colpire. Muore un cane dopo battuta di caccia

Inutili i soccorsi dei proprietari. Massima allerta nelle campagne

I carabinieri del nucleo cinofili antiveleno

I carabinieri del nucleo cinofili antiveleno

Montespertoli (Firenze), 19 novembre 2018 - Partire da casa per prendere parte a una battuta i caccia e tornare, poco dopo, con il proprio insostituibile compagno a quattro zampe ormai senza vita. Morto in una maniera straziante, avvelenato da un boccone mangiato con voracità, ignaro della trappola letale che esso rappresentava. E’ successo a Montespertoli, in campagna, nella zona di via San Piero in Mercato, nella mattinata di sabato.

Il cane, Stellina a quanto pare il suo nome, ha accusato un malore subito dopo aver ingerito il pezzo lasciato per terra, non è chiaro né quando né da chi. A raccontarlo attraverso poche righe affidate al gruppo Facebook ‘Segnalazione bocconi avvelenati’, i proprietari del quattro zampe. «Attenzione bocconi avvelenati a Montespertoli - ha scritto C.M. - Nella campagna-bosco, la nostra Stellina è stata avvelenata, veleno fulminante. Vana è stata la corsa dal veterinario». Stando alle prime informazioni, è bastato che mettesse in bocca l’esca per accusare i primi inconfondibili sintomi da avvelenamento. Il proprietario, resosi conto di quanto stava accadendo e della gravità delle condizioni del suo quattro zampe, si è diretto dal veterinario, in maniera tempestiva.

Una corsa contro il tempo che purtroppo non è servita a strappare alla morte lo sfortunato animale: a niente sono valse le cure, Stellina si è spenta, lasciando nel dolore il suo padrone.

L’episodio ha creato allarme tra i cittadini di Montespertoli, atterriti dall’accaduto e preoccupati per le sorti dei loro quattro zampi. Non è escluso che nella zona in questione piuttosto che in altre aree di campagna possano essere presenti altre esche che potrebbero costare la vita a cani da caccia e non, colpevoli soltanto di concedersi una passeggiata o una battuta al fianco di chi se ne prende cura.

Il tam tam è inevitabilmente scattato anche sulle pagine social dove l’umore dei cittadini si è palesato tra messaggi di solidarietà e appelli alla massima attenzione, così da evitare nuovi gravi episodi analoghi.