Dal mito alla realtà. Un simbolo che si materializza. Ma la premessa è d’obbligo. Nessun allarmismo. Il lupo nero raffigurato nel logo del Comune di Montelupo… è tornato a casa. La novità è che il lupo è "uscito" dallo stemma per vagare nei boschi di Camaioni, dove è stato avvistato nel periodo delle festività natalizie. E negli ultimi giorni pare si sia spinto anche in zona Graziani. A darne notizia è Alessandro Fossi, che pratica da anni la disciplina di Wildlife, una passione che lo porta nelle campagne e nei boschi intorno a casa in cerca di animali selvatici da immortalare. "Il lupo - spiega Fossi, montelupino - è tra le prede più ambite. Uso macchine fotografiche, ma è di notte che la fauna è più attiva. Il mio obiettivo? Vedere se nel nostro Comune esisteva qualche esemplare. Mi sono munito di foto trappole a infrarossi e molta pazienza, ed ecco la sorpresa".
All’inizio a finire nell’occhio della videocamera è una lupa grigia. In poco tempo però, grazie anche ad alcune segnalazioni pervenute a Fossi, il lupo solitario si mette in coppia. E che coppia. Arriva l’esemplare nero: i due vengono ripresi mentre giocano, si rincorrono alle 15 del pomeriggio tra i boschi di San Vito e in un campo, tra la ferrovia e la Statale 67. Sono con ogni probabilità gli stessi avvistati a Malmantile. "La Toscana - commenta ancora Fossi - è la regione dove si concentra il maggior numero di lupi, circa 5mila al momento. L’ipotesi è che da Malmantile, sul territorio di Lastra a Signa, scendano in zona via Bozzetto, a Samminiatello, girando per i boschi di Camaioni, per poi spingersi verso Brucianesi e Porto di Mezzo. Sono lupi monitorati da qualche mese. Ne sono al corrente i Comuni interessati e la Regione che si occupa anche di censirli. Ho inviato la documentazione agli organi preposti. Al momento i due esemplari non hanno dato motivo di pericolo verso l’uomo".
Fossi ne parla con cautela e lancia un messaggio. "È fondamentale, specie ora che la Commissione Europea sta valutando di modificare lo status di specie protetta del lupo, non darli in pasto ai social e tutelarne l’incolumità. Non c’è da aver paura". Gli avvistamenti non devono trasformarsi in terrore e psicosi. Anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Montelupo Lorenzo Nesi, precisa che "i lupi oramai sono ovunque e il nostro compito è creare consapevolezza perché le persone non adottino comportamenti rischiosi". È imprudente tenere cani liberi, in giro nel bosco al mattino presto o la sera tardi. "Si tratta, salvo qualche esemplare, di animali schivi, che fuggono gli incontri antropici. Però sapere che ci sono ci deve spingere tutti a non usare comportamenti imprudenti. Sono animali che hanno un areale di movimento giornaliero molto ampio, di oltre 80-100 km. Poche ore dopo una segnalazione, lo stesso lupo, potrebbe essere già molto lontano". Per ora, è bello pensare che il lupo nero simbolo di una comunità, sia tornato sul suo monte. Ora Montelupo ha il suo lupo. Anzi due. E uno è pure nero.
Ylenia Cecchetti