L’Asl taglia gli esami medici in convenzione

Sforbiciata del 20 per cento su accertamenti e visite in convenzione

Esami medici

Esami medici

Empoli, 15 febbraio 2019 - Una sforbiciata  del 20 per cento. E’ ciò che ha previsto l’Asl Toscana Centro per le visite mediche convenzionate negli istituti privati del territorio empolese (ex Asl 11). Il motivo della riduzione delle prestazioni starebbe nella volontà dell’azienda sanitaria di riassorbire parte degli esami e redistribuirli sul territorio – con il sistema della libera scelta – fra tutti gli istituti accreditati, vecchi e nuovi. Ma tra il dire e il fare, come è noto, c’è di mezzo il mare, che in questo caso è rappresentato da un contratto scaduto da circa un anno e mezzo e non ancora rinnovato.

Nel frattempo, gli istituti privati stanno lavorando ‘sotto stress’ non riuscendo ad effettuare una programmazione precisa delle presentazioni da erogare. «Il taglio del 20 per cento da parte dell’Asl Toscana Centro ci è stato comunicato in modo informale – spiegano da uno degli istituti privati empolesi – riservandosi la possibilità di chiederci presentazioni aggiuntive qualora ce ne fosse bisogno. Ciò significa essere sempre pronti a ricalibrare la mole di lavoro, rivedere il calendario delle visite e la disponibilità dei macchinari». Questa situazione di precarietà va avanti ormai da diversi mesi. «Il contratto tra Regione e privati della sanità è scaduto a metà del 2017 – spiegano ancora i rappresentanti dell’istituto privato –. Per tutto il 2018 abbiamo lavorato in proroga e con l’inizio del 2019 continuiamo a svolgere l’attività in base ad un rapporto di fiducia, non avendo ricevuto da parte dell’azienda sanitaria alcuna comunicazione ufficiale». Per i privati non è facile stare dietro alle ‘emergenze’. «Capita che l’azienda sanitaria ci richieda un tot di prestazioni da eseguire subito. Richieste estemporanee ci mettono in difficoltà».

Gli ‘ordinativi’ maggiori da parte dell’Asl Toscana Centro sono per risonanze, tac, ecografie e consulenze cardiologiche. «Da parte nostra cerchiamo di erogarle, ma con sforzi non indifferenti». Il rapporto tra pubblico e privato negli anni è profondamente cambiato. «Sono ormai lontani i tempi in cui lavoravamo con contratti triennali che permettevano di organizzare al meglio – sospirano, quasi rassegnati, i diretti interessati – Adesso navighiamo a vista». Tuttavia dai privati della sanità traspare ancora un po’ di ottimismo, perché la prossima settimana è previsto un incontro in Regione fra associazioni di categoria e Asl per discutere del nuovo accordo e di un possibile riassetto. «Ci auguriamo che questa fase di interregno finisca presto. C’è comunque da dire che ultimamente da parte della Asl lo sforzo di redistribuire le prestazioni convenzionate sul territorio c’è stato. Prima assistevamo a casi di cittadini empolesi costretti a effettuare visite a Prato o Pistoia benché ci fosse disponibilità anche sul territorio».