
Apre la strada di Serravalle Barnini: "È una svolta storica E ora avanti tutta con le opere"
di Alessandro Pistolesi
Prendete il calendario, un pennarello rosso e segnate questa data: 4 agosto 2023. Sarà un giorno importante per la città: intorno alle 11, la nuova bretella di Serravalle verrà aperta al traffico. Si tratta di un’opera strategica, attesa da molto tempo, e pronta per essere inaugurata con un mese di anticipo rispetto alla tabella di marcia. "Un risultato storico", lo definisce il sindaco di Empoli, Brenda Barnini che, a nove mesi dalla fine del suo secondo e ultimo mandato, fa un bilancio sulle opere da consegnare alla città prima di lasciare il testimone.
Sindaco, ripartiamo dalla strada di Serravalle. Tra meno di una settimana scatta il semaforo verde...
"In un mondo in cui i cantieri sia pubblici che privati arrivano sempre in ritardo, è una gran notizia aprire in anticipo una strada che cambierà in meglio tutta la viabilità della parte est della città e quindi anche il collegamento con i comuni del Valdarno e la circolazione verso Firenze".
Le lunghe code prima e dopo le partite dell’Empoli saranno solo un ricordo?
"L’obiettivo è allontanare il traffico dai centri abitati. In questi 10 anni lo abbiamo fatto realizzando infrastrutture come la strada che collega lo svincolo di Empoli centro a Carraia e poi con la bretella che unisce lo svincolo di Empoli est con il polo industriale di via Piovola. Ora un’altra opera cruciale per dare nuove prospettive al quartiere di Serravalle e che porterà grandi benefici durante le manifestazioni sportive allo stadio".
A proposito di stadio: Empoli e Computer Gross hanno pronto un nuovo progetto. Manca la dichiarazione di pubblica utilità da parte del Comune...
"Il progetto è una notizia positiva, valuteremo la proposta non appena verrà depositata. Ne riparleremo dopo la pausa estiva".
Quali invece le opere da concludere prima della scadenza del mandato?
"L’agenda sarà fitta. Entro fine anno contiamo di aprire la prima Casa della salute in centro, dove abbiamo già dato vita al condominio solidale. Poi avremo l’inaugurazione di Casa Leggenda, uno spazio per bambini e ragazzi all’interno del palazzo in piazza del Popolo. Sempre entro la fine del 2023 porteremo a termine il cantiere dell’ospedale vecchio sul lato di via Ridolfi e in quel momento partiranno i lavori sul versante di via Roma".
Tra rincari di materie prime, finanziamenti da rincorrere e intoppi burocratici sempre dietro l’angolo, non dev’essere una passeggiata...
"Stiamo facendo i salti mortali. Anche per questo, la strada di Serravalle è un gran risultato. La viabilità è da sempre uno dei temi più critici per un territorio incastrato fra l’Arno e la ferrovia".
Qualche rimpianto durante questi dieci anni da sindaco?
"Al momento non ce ne sono. Quando arriveremo alle prossime elezioni avremo portato a termine o finanziato tutto quello che era nel programma di mandato. Mi riferisco anche all’avvio del cantiere dell’Ecopark e ai lavori che vanno avanti per la nuova scuola di Pontorme. A primavera inizierà poi l’intervento per l’impianto di atletica leggera in via Sanzio, finanziato con 7 milioni di euro. E poi ancora: il restauro di Porta Pisana, il recupero di palazzo Ghibellino e quello di palazzo Macelli. Senza dimenticare le opere di manutenzione: quasi 2 milioni per le strade e 3 per le scuole. Più di così era difficile fare. Lasciamo un’eredità importante".
E all’interno del Pd chi sarà a raccoglierla?
"È giusto che la priorità venga data alla discussione programmatica e alla costruzione di una possibile coalizione con le forze di centrosinistra che possono ritrovarsi nel lavoro fatto in questi 10 anni per costruire nuove sfide. Solo dopo verrà fatto un ragionamento sul nome".
Lei tra un anno e mezzo dove si vede?
"Per me la politica è una missione, un servizio. Non una carriera. Spetterà alla mia comunità politica decidere se l’esperienza che ho fatto in questi anni potrà essere utile".