Appello sui social network per trovare la madre naturale. Scattata la gara di solidarietà

La donna abbandonata appena nata all’ospedale il 3 agosto del 1973. "Vorrei solo conoscerla"

Neonato (foto di repertorio)

Neonato (foto di repertorio)

Fucecchio (Firenze), 20 dicembre 2021 -  Ha scatenato una vera gara di solidarietà via social il post che una donna ha messo chiedendo di essere aiutata a ritrovare la madre naturale. Era ancora in fasce quando è stata abbandonata dalla giovane che l’ha messa al mondo in un afoso giorno d’estate di 48 anni fa. Era il 3 agosto del 1973 e nel reparto di maternità dell’ospedale di Fucecchio nasceva Michela Orsi. "Il nome mi è stato dato dai genitori adottivi - racconta la donna, sposata da 21 anni e dipendente, oggi, della mensa universitaria di Cisanello - . Sono stata partorita in ospedale, allattata dalle compagne di stanza di mamma e portata, dopo una settimana, in un orfanotrofio dove fortunatamente ho trovato una famiglia di Titignano che mi ha regalato una seconda possibilità".

Ma gli anni che passano non lasciano indietro il dolore e così, Michela Orsi ha deciso di appellarsi ai social per ritrovare la madre naturale. E’ ha fatto un post su Facebook e in tanti si sono fatti avanti per offrirle il proprio aiuto. "Chissà se è ancora viva, se abita a Fucecchio. Chissà se il 3 agosto, almeno un giorno all’anno, mi pensa". Pensieri duri da sopportare. Orsi ha tentato di mettersi in contatto con il personale dell’ospedale fucecchiese, sfiorando almeno una volta la verità. "Ho parlato con un’ostetrica che in quel periodo lavorava in reparto e si ricordava bene di me. Ha preso il registro, verificato che accanto al mio nome ci fosse la sigla NN (nomen nescio, non conosco il nome, ndr) e poi si è fermata. Mi ha detto di rinunciare. Di non scavare, e che lei non si sarebbe giocata il posto per darmi informazioni". Michela oggi è realizzata, ma le manca un tassello. "Riabbracciare mia madre naturale sarebbe il regalo di Natale più grande. La prima cosa che le domanderei? Il perché di un silenzio lungo 48 anni".  

Ylenia Cecchetti