"All’opera per affrontare l’onda lunga del Covid"

Minori entrate a causa della pandemia e servizi da garantire. Il sindaco traccia la rotta: "Pronti a intercettare fondi per nuovi progetti"

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I soldi per mantenere gli attuali livelli di welfare ci sono o no? E i progetti di trasformazione della città, indirizzati a una fruizione più in sintonia con le esigenze attuali di sostenibilità ambientale, viabilità dolce e condivisione degli spazi in sicurezza, saranno portati a termine o messi in attesa?

Queste in sostanza le domande su cui si è focalizzata l’attenzione dopo l’ultimo consiglio comunale che ha approvato le variazioni di bilancio, approvazione di cui il sindaco Brenda Barnini (nella foto) ha fornito una sintesi estrema in un post sui social. Fra i vari dati, merita attenzione il riferimento a "gravi mancanze economiche sul bilancio" che, per quanto scontate in linea teorica vista la pandemia, in pratica vale la pena quantificare. Di che cifre stiamo parlando? Precisa la risposta di Brenda Barnini: "Se non ci fosse stato il contributo dello Stato (legato all’emergenza Covid, ndr), a Empoli sarebbero mancati 2,5 milioni di euro". Quindi se finora l’intervento statale è stato determinante per mantenere i livelli dei servizi e dare una mano alle aziende in crisi cancellando parte delle tasse comunali (giusto per fare un esempio in una gestione decisamente più complessa di così), gli scenari che si profilano per il 2022 sono ancora da definire. Se dal governo non arriveranno altri fondi, trovare la quadra per i servizi e il sostegno alle imprese non sarà facilissimo.

"Fra amministratori – ha detto il sindaco Barnini – stiamo già parlando di quale soluzione adottare se non ci sarà un intervento da Roma. L’obiettivo è creare un sistema che aiuti tutti a rimanere in equilibrio fra risorse e servizi". Una missione impossibile? Non è detto. Il Piano nazionale di recupero e resilienza apre la porta a scenari complessi, ma interessanti. L’amministrazione Barnini è stata in grado di avviare e realizzare una politica di trasformazione della città grazie alla capacità di reperire risorse per le opere straordinarie tramite bandi e finanziamenti europei. L’esempio più significativo sono i 6 milioni per il progetto Hope. Un treno di quelli che passano una volta ogni dieci anni e su cui Empoli è salita senza affanno.

"In virtù del Pnrr – specifica Brenda Barnini – di treni come quello di Hope nei prossimi tre anni ne passeranno diversi e noi saremo pronti a intercettare quei fondi perché alla progettazione stiamo già lavorando. Avremo probabilmente i fondi per completare i progetti in programma e aggiungerne di nuovi. Quello che rischia di mancare, invece, sono le risorse per l’ordinaria amministrazione". A chi obietta che passata la pandemia il Comune avrà le spese che aveva prima e quindi non ci saranno cambiamenti, il sindaco Barnini ricorda che un ’cambiamento’ definitivo c’è stato: affrontare il Covid.

L’emergenza ha moltiplicato le spese e ridotto le entrate. "Un viaggio di un pulmino scolastico bastava per tutti gli studenti assegnati – chiarisce il sindaco – con la capienza dei mezzi ridotta a metà per le regole del distanziamento, molti trasporti sono stati raddoppiati per ottenere lo stesso risultato, portare gli studenti a scuola. Finita l’emergenza torneremo alla normalità, ma ci sarà da fare i conti con le minori entrate dalle attività, fra tasse cancellate e imprese che hanno chiuso e non riapriranno. Nel 2022 e 2023, l’impegno sarà affrontare in quale modo l’onda lunga del Covid si riverberà sulla gestione ordinaria del Comune".

Francesca Cavini