Pd-Giani, urge sinergia virtuosa

Un nuovo inizio all’unisono? I dubbi sono molti e solo i prossimi mesi ci diranno quale sia lo scenario più vero

Il presidente della regione Toscana Eugenio Giani

Il presidente della regione Toscana Eugenio Giani

Firenze, 19 marzo 2023 – Due fiorentini (o quasi) dicono che la visione per uno sviluppo armonico e sostanziale della Toscana non deve essere più "Firenzecentrica". Lo aveva detto Eugenio Giani durante la sua campagna elettorale che lo ha portato alla presidenza della Regione (il famoso slogan della Toscana diffusa), lo ha ripetuto ieri il neosegretario del Pd, frutto del ribaltone delle primarie, Emiliano Fossi ("Il filo conduttore di questo mio mandato sarà la lotta alle diseguaglianze anche geografiche"). Su questo punto, superare la ’sudditanza’ a Firenze del resto della Toscana e guardare altrove, governatore e guida dem sono d’accordo. Un nuovo inizio all’unisono, come recita il cartellone esposto ieri all’assemblea del Pd toscano?

I dubbi sono molti e solo i prossimi mesi ci diranno quale sia lo scenario più vero. Certo

è che Giani (bonacciniano della prima ora) ha due anni e mezzo di mandato davanti e non può appiattire il suo programma ad un sì incondizionato al nuovo vertice dem (Schlein-Fossi). Non lo può fare per le promesse elettorali, gli interventi messi in ponte, per la sua storia personale (spalle larghe dentro il Pd tanto che di fatto si autocandidò alla presidenza della Regione). Fossi deve fare "sintesi" come ha ribadito ieri dopo averlo sottolineato nell’intervista a La Nazione.

Anche lui è politico e amministratore esperto (nove anni da sindaco a Campi). Sa che dovrà imprimere una svolta al partito, ma al tempo stesso è chiamato a sollecitare, ma anche sostenere, i provvedimenti regionali che guardino ai diritti certo, ma anche allo sviluppo.

Tra Giani e Fossi dovrà nascere una complementarietà virtuosa, forte di ’scelte coraggiose’ quanto mai necessarie come per risollevare la sanità. Ma poi la sinergia si metterà alla prova sulle infrastrutture: trovare la quadra per il sistema aeroportuale, far decollare i lavori Tav e definire il piano rifiuti (i problemi riguardano soprattutto la Toscana centrale). E allora allontanare

lo sguardo troppo da Firenze non sarà così semplice. Per entrambi.