Il dialogo pilastro della ripartenza

FiPiLi, pedaggio e sicurezza

La protesta di ieri contro il pedaggio sulla FiPiLi (foto Tommaso Gasperini/Germogli)

La protesta di ieri contro il pedaggio sulla FiPiLi (foto Tommaso Gasperini/Germogli)

Firenze, 16 aprile 2023 - Il primo risultato della protesta della FiPiLi è stato raggiunto: il dialogo sul pedaggio (quando? Quanto? E chi interesserà?) ci sarà. La mobilitazione della Cna è stata rispettosa ed efficace: i camionisti hanno fatto sentire la loro voce con il serpentone di mezzi lungo l’arteria (non autostradale) più trafficata del Centro Italia. Ieri sul nostro giornale il segretario del Pd toscano Emiliano Fossi aveva aperto al confronto: "C’è bisogno di un confronto tra istituzioni e associazioni perché le scelte non ricadono su chi lavora. Credo ci si possa fare".

Il governatore toscano Eugenio Giani non aveva mai chiuso al dialogo sostenendo che il cammino era lungo e che in corso di creazione della nuova società di gestione (a giorni la prima delibera di costituzione) ci sarebbe stato spazio per parlarsi. Dopo la protesta dei camion, il presidente Giani ha puntualizzato a La Nazione: "La nostra priorità è rendere sicura la Firenze-Pisa-Livorno, non ci sono dubbi. Purtroppo sia il Pnrr che altri fondi europei non prevedono un euro per le strade così come non esistono fondi statali che mettono a disposizione risorse per l’ammodernamento di arterie viarie. Questo scenario deve essere chiaro a tutti. Le casse regionali non possono sopportare un investimento così enorme come richiedono gli interventi straordinari, quindi abbiamo bisogno di risorse supplementari". Insomma non ci sono alternative al pedaggio se lo scenario non cambia. Ma su chi deve pagare e quanto Giani apre al confronto: "La strada per trasformare la FiPiLi è lunga, abbiamo il tempo per parlarci e capire come far pesare il meno possibile il pedaggio su chi lavora".

Siamo di fronte a una strada di grande comunicazione che ogni giorno rischia di diventare scenario di emergenza o allarme, di drammi e tragedie e quando va bene di code e caos. Non si può più andare avanti così. La trasformazione necessaria però deve avere nel dialogo un pilastro fondamentale per la ripartenza.