Inflazione, cosa aumenta nel 2023. Su i prezzi di benzina e autostrade

In Toscana stangata da 2.700 euro l'anno, 700 euro in più solo per fare la spesa. Nessun aumento sulla bolletta dell'acqua

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Firenze, 2 gennaio 2022 – Il nuovo anno si apre con i rincari. Il taglio delle accise sui carburanti è scaduto il 31 dicembre 2022 e per questo dal 1 gennaio la benzina è aumentata di circa 18 centesimi. Con il 2023, anche se in non tutte le tratte, è scattato anche l'aumento del 2% sulle autostrade. Un altro incremento dell'1,34% è previsto da luglio 2023. In Toscana non sono previsti però aumenti dei pedaggi sulla competenza di Salt, cioè l'A12.

Cosa sale e cosa scende
Cosa sale e cosa scende

Gli aumenti 2023

Secondo Istat, “prezzi all’ingrosso del gas hanno ripreso a salire nella seconda parte di novembre e, pur restando lontani dai picchi del terzo trimestre, rendono incerte le prospettive di un raffreddamento a breve termine dell’alta inflazione che ha caratterizzato finora l’anno in corso”. Insomma, ci si attende un 2023 in cui i prezzi continueranno a salire, anche se ad un ritmo meno elevato, e il costo dell'energia peserà ancora sulle famiglie.

Arera ha stabilito le tariffe dell'energia elettrica per il primo trimestre 2023: caleranno del 19,5% sul mercato tutelato. Una boccata di ossigeno, ma non troppo, visto che la spesa per la bolletta della luce per la famiglia tipo, nel periodo 1 aprile 2022-31 marzo 2023, sarà di circa 1.374 euro, il 67% in più rispetto ai 12 mesi precedenti. Oltre all'energia, ipotizzando che l'inflazione, pur rallentando, si mantenga su livelli alti anche nel 2023, rincareranno i trasporti e i prodotti alimentari, con un aggravio complessivo che le associazioni dei consumatori stimano attorno ai 2.700 euro l'anno. Di queste, 700 euro in più dovranno essere sostenute dalle famiglie solo per acquistare i generi di prima necessità da mettere sulla tavola: pane, latte, verdure, carne e formaggi.

Invariate invece le tariffe dell'acqua in tutta la Toscana. Sulle bollette non inciderà nemmeno l'inflazione “perché - spiega Ait, l'Autorità idrica toscana – con Arera abbiamo stabilito che, se dovranno esserci aumenti inflattivi, sono nell'ordine dell'inflazione programmata, che nel caso del servizio idrico si aggira attorno all'1,5 -1,7 %”.

I rincari a Firenze

Se si guarda a Firenze, dove a novembre l'inflazione risultava superiore alla media regionale (12,4 contro il 12%), a gravare di più sulle famiglie sono stati i rincari relativi alle utenze e in generale a quelli legati alla casa, con un incremento del 56% rispetto a novembre 2021. Rincarati di quasi il 14% anche i prezzi dei prodotti alimentari, l'8 per cento in più si è registrato per i mobili, articoli e servizi per la casa, +9,3% per i servizi ricettivi e la ristorazione, mentre i trasporti hanno segnato un +7,3%. Sui prodotti alimentari gli incrementi più significativi sono stati in questo ultimo anno quelli di latte, formaggi e uova (+19,6%), vegetali (+16,7%), pane e cerali (+15,8%), frutta (+11%) e pesce (+10%).