Commercio, finita l'era dei pigiami è boom di vendite per abbigliamento e calzature

E' quanto emerge dagli ultimi dati Istat sul commercio al dettaglio. Primi segnali di ripresa rispetto ad un anno fa, con le famiglie che tornano a fare acquisti per uscire e viaggiare, sopratutto nei negozi di vicinato

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Roma, 10 settembre 2021 – Un anno fa il quadro pandemico era molto più incerto, poche feste, tanto distanziamento e si veniva da così tanti mesi di isolamento a casa che l'acquisto più trendy era al massimo una tuta o un pigiama di marca. Oggi le famiglie hanno ricominciato a comprare e non solo beni di prima necessità. Si esce di casa, si viaggia, si partecipa a momenti conviviali e così si lasciano in dispensa farine e lieviti dedicando più tempo (e denaro) alla cura di sé e al proprio look.

Secondo gli ultimi dati Istat sul commercio al dettaglio, a luglio 2021 e rispetto a luglio 2020, le vendite di beni non alimentari sono cresciute del +8,5 per cento in valore e del 12,3 per cento in volume. Tra questi, a crescere di più sono state le vendite di abbigliamento, con un +15,4 per cento, e di calzature, articoli in cuoio e da viaggio, con un +12 per cento. Cresciuti a due cifre, oltre il 10 per cento, anche gli acquisti di gioielli e orologi.

Dopo il boom registrato nel 2020 a causa della diffusione del fai da te e di didattica e meeting di lavoro a distanza, gli incrementi più contenuti si hanno perciò per utensileria per la casa e ferramenta (+1,4%) e informatica, telecomunicazioni, telefonia (+2,3%),

Dove si compra? In realtà ovunque, ma sopratutto nei negozi di vicinato, per i quali le vendite sono cresciute di più in generale e anche più della grande distribuzione (+8,2% contro +5,6%). Bene anche il commercio elettronico, in aumento del +6,4 per cento.

Un altro segnale di ripresa economica è quello che arriva dalla produzione industriale, che sale del +0,8 per cento a luglio sul mese precedente e del 7 per cento rispetto ad un anno fa. “Nel contesto della ripresa dell’industria italiana – commenta il presidente di Codacons, Carlo Rienzi – si registra un vero e proprio boom per i beni di consumo che avevano risentito della crisi sanitaria legata al Covid: per quelli durevoli la crescita è del +9,4 per cento su base annua, e addirittura raggiunge quota +44,2 per cento da inizio anno. Numeri che fanno ben sperare sulla ripresa dei consumi da parte delle famiglie nel corso del 2021”