Come cambiano le tasse. I nuovi scaglioni Irpef debuttano con il 730/2023

Le fasce di reddito scendono da 5 a 4: aliquota massima (43%) oltre i 50mila euro. Aumentano le detrazioni da lavoro dipendente. Ecco le voci sulle quali si risparmia

Firenze, 13 marzo 2023 – Con la dichiarazione dei redditi 2023 (relativa al 2022) cambiano gli scaglioni Irpef. Fino allo scorso anno le fasce Irpef erano cinque con queste aliquote: cioè 23% (fino a 15mila euro di imponibile), 27% (tra 15 e 28mila), 38% (da 28 a 55mila), 41% (da 55 a 75mila) e 43% (oltre 75mila). Per la denuncia dei redditi 2023 (redditi 2022) di applicheranno invece quattro scaglioni e relative aliquote. Che, in dettaglio, sono: il 23% per i redditi fino a 15 mila euro, il 25% da 15mila a 28mila euro, il 35% da 28mila fino a 50mila euro, il 43% per redditi oltre i 50mila euro.

"Le novità spiega Michela Saviozzi, responsabile fiscale del Caaf Cgil di Pisa – sono state introdotte dalla legge di bilancio dello scorso anno, che ha messo mano agli scaglioni di reddito per il calcolo dell’Irpef, che ormai erano fermi da tempo, e a quelle che sono le detrazioni fiscali per la produzione di reddito. La riduzione da cinque a quattro scaglioni – prosegue - ha ridotto la pressione fiscale, soprattutto sui redditi medi, da 15 a 28 mila euro, che prima erano tassati al 27% e ora scendono al 25%".

Con l’introduzione delle nuove fasce sono state anche rimodulate le detrazioni per lavoro dipendente con l’obiettivo di alleggerire ulteriormente la pressione fiscale. Ad esempio è stata innalzata la fascia reddituale a cui applicare la detrazione massima. Così il limite reddituale per usufruire della detrazione massima da lavoro dipendente riconosciuta in 1.880 euro, è stato elevato da 8mila a 15 mila euro e va progressivamente ad annullarsi con i redditi superiori a 50mila euro.Per i redditi da pensione il limite reddituale per usufruire della detrazione massima di 1.995 euro è stato elevato da 8mila a 8.500 euro.

"Un’altra novità importante che scatta con il periodo di imposta 2022, è l’abolizione dal 1 marzo 2022 delle detrazioni fiscali per figli a carico fino a 21 anni, sostituiti dall’assegno unico universale. Di conseguenza – spiega Saviozzi – nel 730/2023 si usufruirà delle ‘vecchie’ detrazioni solo per il periodo dal 1° gennaio al 28 febbraio 2022".

Restano comunque le detrazioni d’imposta che spettano per le spese sostenute per i figli a carico, quali a titolo esemplificativo spese sanitarie, scolastiche (detrazione del 19% per mensa scolastica, gite, assicurazione della scuola; rette scuole private, servizio di trasporto scolastico; contributi per attività e corsi volti all’ampliamento dell’offerta formativa ma sempre fino al tetto di 800 euro per ciascun studente, per cui la destrazione sarà al massimo di 152 euro per figlio); tasse universitarie (per i figli fiscalmente a carico), attivitività sportive (19% di detrazione, max 210 euro per ciascun figlio minore). Confermate anche le detrazioni per le spese sanitarie: tutte generano una detrazione del 19% per l’importo eccedente 129,11 euro.

Irpef: la proposta

I nuovi scaglioni Irpef saranno gli stessi anche nel 2024? Forse no. Il governo sta lavorando ad una riforma che potrebbe ridurre ulteriormente gli scaglioni, dagli attuali quattro a tre: il 23% per redditi fino a 28 mila euro, il 33% sopra 28 mila e fino a 50 mila, il 43% oltre 50mila euro

Bonus Giovani

Che detrazione è prevista nel 730 per il canone d’affitto? Ai giovani che non hanno ancora compiuto i 31 anni d’età e che hanno un reddito complessivo non superiore a € 15.493,71 è riconosciuta una detrazione pari al 20% del canone di locazione. La detrazione non può superare i 2.000 euro.

La novità: “AFA”

Cos’è il credito d’imposta per attività fisica adattata (Afa)? E’ riconosciuto per le spese sostenute per «esercizi fisici prescritti per situazioni specifiche, come patologie croniche o disabilità fisiche». Si genera un credito di imposta: domanda sul sito Ag.Entrate entro il 15 marzo.

Cartelle esattoriali

Il contributo di bonifica è un onere deducibile in sede di dichiarazione dei redditi. L’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 44/E del 4 luglio 2013, ha chiarito inoltre che anche i contributi imposti sugli immobili soggetti a Imu, non affittati e non locati, sono deducibili.

Social bonus

Il social bonus è una novità del 730/2023: un credito d’imposta per le erogazioni fatte nel ’22 al Terzo Settore (65% per donazioni di persone fisiche e 50% se enti o società no profit). La riduzione d’imposta è spalmata in tre anni purché il credito non superi il 15% del reddito.

Barriere architettoniche

La detrazione barriere architettoniche è stata prorogata al 31 dicembre 2025 E’ una detrazione d’imposta dal 50 al 75% per le spese sostenute per lavori di superamento o rimozione barriere architettoniche. La detrazione è ripartita in cinque quote annuali di pari importo.

Figli a carico

Dal 1 marzo, con il via all’assegno unico universale, sono rimaste in vigore solo le detrazioni per i figli di età pari o superiore a 21 anni pari a 950 euro per ciascun figlio, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati. La detrazione spetta dal 21° compleanno.

Assicurazioni

Si possono portare in detrazione le spese assicurati- ve? Sì, al 19% per le spese relative a: assicurazione sulla vita e infortuni aventi oggetto rischio di morte e di invalidità permanente non inferiore al 5% da qualsiasi causa derivante e contratti contro il rischio di non autosufficienza.