"Sei meno di un sorcio" e giù botte. Ragazzina pestata dalle baby bulle

Perugia, violenza ‘al femminile’. Pugni, schiaffi e calci ripresi dal branco in due video. Minorenne in ospedale

Baby bulle a Perugia: calci e pugni alla coetanea

Baby bulle a Perugia: calci e pugni alla coetanea

Perugia, 14 maggio 2022 - Picchiata brutalmente da una baby gang di coetanee mentre qualcun altro filma la scena e il video fa il giro delle chat. E’ accaduto a Perugia dove la vittima della brutale violenza è finita in ospedale con una prognosi di 20 giorni. Prima le minacce verbali, poi l’aggressione con la vittima afferrata per i capelli, schiaffi e calci anche quando la minorenne ( 14/15 anni) finisce a terra. Lei inerme subisce i colpi finchè non interviene un ragazzino a far cessare l’aggressione. In un altro video, girato stavolta nel bagno di un locale, una delle bulle prende la stessa ragazzina ancora per i capelli e le dà un pugno in faccia facendola sbattere contro il muro. Immagini scioccanti, come scioccante è il fatto che a riprendere le scene, a commentare deridendo la ragazzina, sono in tanti.

Nel primo video, girato nel portico di un palazzo della periferia perugina, un ragazzo, la cui voce si sente fuoricampo, riprende le ‘rivali’ che si fronteggiano e registra le voci. "Perché mi hai insultato?", chiede la bulla, mentre un’altra componente della baby gang aggiunge: "Non me ne frega niente", delle scuse "non me ne frega niente". La vittima dell’aggressione resta in silenzio, spalle al muro, paralizzata dalle due che la minacciano. Lei sembra volersi scusare, ma all’improvviso una delle due prende per la testa la vittima e le molla uno schiaffo. È il via libera all’aggressione: botte e calci anche quando la malcapitata rovina a terra, sotto una pioggia di pugni e calci anche alla schiena. Al pestaggio pare partecipare una terza ragazza. Intorno gli altri della comitiva: prima incitano allo scontro, poi qualcuno invita a farla finita.

A mettere fine al pestaggio un ragazzo, che solleva di peso la vittima capace solo di proteggersi il volto con le braccia. La giovane finisce al pronto soccorso, con lesioni varie e una sospetta frattura. Quindi viene ricoverata in pediatria al Santa Maria della Misericordia, mentre la procura dei minorenni di Perugia avvia le indagini per identificare i ragazzini coinvolti. Le baby bulle ma anche quanti incitavano alla violenza e chi filmava. Ragazzine sigaretta in bocca che bestemmiano per intimidire la vittima "che non è un gatto, non è neanche un sorcio", sghignazzano dopo averla messa spalle al muro. Da sola, di fronte al branco in un video che dura quasi 3 minuti, la ragazzina è incapace di reagire.

"Episodi del genere sono in aumento – dice il presidente del tribunale dei minori di Perugia, Sergio Cutrona – A scatenare la violenza spesso è la carenza educativa delle famiglie, la poca attenzione rivolta ai figli da genitori troppo concentrati sulla propria realizzazione e poco inclini a trasmettere valori".