Beethoven: serata in musicale per celebrare i 251 anni dalla nascita

A promuoverla il Rotary Club Fiesole, in collaborazione con il Rotary Bisenzio Le Signe e il Rotary Firenze Granducato. Ospite d'onore il giovane e talentuoso maestro Marcello De Vita

Il maestro Marcello De Vita

Il maestro Marcello De Vita

Firenze, 25 novembre 2021- Un serata dedicata alla grande musica d'autore quella organizzata dal Rotary Club Fiesole in onore della figura di Ludwig Van Beethoven, di cui nel 2021 ricorre l’anniversario dei 251 anni dalla nascita. L’incontro, in interclub con il Rotary Club Bisenzio Le Signe ed il Rotary Club Firenze Granducato, ha visto la partecipazione del Maestro Marcello Di Vita, che ha intrattenuto la platea con una descrizione molto approfondita della personalità di quello che è considerato l’ultimo rappresentante di rilievo del classicismo viennese, intervallando al pianoforte alcuni passaggi tratti dalle opere del Maestro tedesco, fino all’esecuzione dell’Overture dell’Egmont.

«Solitamente -ha spiegato il presidente del Rotary Club Fiesole Pietro Belli, sottolineando il particolare legame che unisce il Rotary al grande compositore tedesco- tra gli inni che accompagnano il saluto alle bandiere all’inizio di ogni appuntamento ufficiale locale del Rotary sono, nell’ordine, l’Inno nazionale di Mameli, l’Inno europeo e l’Inno del Rotary International. Gli ultimi due, per l’appunto, sono tratti da opere di Ludwig Van Beethoven, ovvero rispettivamente l’ultimo movimento della Sinfonia n. 9 in re minore op. 125, sui versi dell’ode di Schiller “Alla gioia” (An die Freude), e un arrangiamento della marcia dell’ouverture dell’Egmont, dramma storico in cinque atti di J.W. Goethe musicato da Beethoven e commissionato per la rappresentazione al Teatro Imperiale di Vienna il 15 giugno del 1811. L’Inno del Rotary International -ha sottolineato Belli- fu scelto nella terza riunione del Board of Directors del R.I. 1999/2000, perché Egmont è l’eroe della libertà, della tolleranza religiosa, della coerenza, della lotta alla dittatura, della sottomissione alle leggi del suo Paese e del rispetto del suo popolo (ideali che percorrono quelli rotariani). Beethoven fu certamente affascinato proprio dal sentimento di libertà che aleggia nell’opera di Goethe e dalla celebrazione delle gesta di un gigante che lotta contro il mostro dell’oppressione. Anche qui è possibile apporre un sigillo interpretativo rotariano. La catastrofe che si trasfigura in vittoria. È la trasfigurazione in vittoria delle catastrofi che il Rotary opera contro la Poliomielite, contro la fame, contro l’analfabetismo nel mondo. Ecco uno dei motivi simbolici della scelta dell’Ouverture dell’Egmont da parte del Board, nel novembre del 1999».

Grandi applausi sono stati destinati al giovane Maestro fiorentino Marcello De Vita (classe 1992), che si è diplomato con il massimo dei voti e la lode, per poi perfezionarsi alla Scuola di Musica di Fiesole e diventare poi allievo del Maestro Pinzauti al Conservatorio Cherubini per Direzione d’Orchestra.