
Si festeggia così il ritorno in zona gialla
Rossella Conte Firenze, 8 gennaio 2021 - La Toscana si risveglia gialla ma di un giallo "rafforzato" che, a differenza di quanto fin qui è stato, prevede il blocco della mobilità tra le regioni. Così anche a Firenze è tornato il caffè al tavolino, il rito dell’aperitivo e il pranzo al ristorante.
Il centro storico, complice la bella giornata, si è riempito: c’è chi passeggia, chi approfitta degli sconti e chi torna a sedersi al bar. Anche sulle bacheche social dei fiorentini sono tanti i post di chi ha voluto immortalarsi con la propria tazzina, comodamente seduto. "Abbiamo riaperto questa mattina con alcune difficoltà, queste aperture a intermittenza non ci aiutano. Le persone non sanno davvero cosa si può e non si può fare" spiega Marco Oliva, titolare dell’omonimo negozio di abbigliamento in via Francesco De Sanctis.
Qualcuno ironicamente ha esposto all’esterno delle proprie attività dei drappi gialli per "aiutare le persone a orientarsi". "Tanti fiorentini non sanno davvero cosa si può e non si può fare. Anche per noi, lavorare in queste condizioni, è problematico. Abbiamo bisogno di un minimo di programmazione" dice Salvatore Sibilla, titolare del New Arnolfo Bistrot di via Arnolfo. In via Gioberti le persone passeggiano, danno una sbirciatina alle vetrine, qualcuno si ferma per un aperitivo.
«C’era tanta voglia di tornare al bar – racconta Anna Maria Aceto, titolare di Serafini -, i fiorentini hanno bisogno di tornare alla normalità". Non tutti hanno aperto, soprattutto tra i ristoratori serpeggia malumore: senza il momento della cena i conti non tornerebbero. "Chi entra, ci chiede cosa fare. Non tutti sanno per esempio che quando si è in giallo è possibile accedere ai nostri spazi" sottolinea Deeny Duarte del Caffè Lorenzo.
«C’è troppa confusione. Con questo balletto giornaliero dei colori, la gente non sa nemmeno se siamo aperti o no. I nostri magazzini sono pieni di invenduto – va avanti Monica Coppoli, portavoce del gruppo Esistiamo -, tanti di noi si stanno indebitando. E altri stanno fallendo. Diciamo no al sistema a semafori che colpisce, senza senso né logica, soprattutto alcune attività come i negozi di abbigliamento, di calzature o le gioiellerie senza prevedere tra l’altro adeguati ristori". Proprio contro il sistema a semaforo il gruppo Esistiamo lancia ‘Firenze in giallo’.
Da domani, sabato 9 gennaio a venerdì 15 gennaio chi consegnerà nei negozi e attività che hanno aderito all’iniziativa capi, accessori e articoli di qualunque tipo, nei colori arancione e rosso, avrà un ulteriore 10% di sconto sul nostro assortimento" prosegue Coppoli, portavoce del gruppo Esistiamo. Un appello ai fiorentini a liberarsi del doppio colore che sta mettendo in crisi le attività.
«Tutto quello che raccoglieremo - conclude dunque nella sua riflessione - lo porteremo e lo consegneremo al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani il 18 gennaio alle 11 per ricordare alle nostre istituzioni che anche noi Esistiamo".