«Sono questi i crimini d’odio»

Alessandro Zan commenta la vicenda della ragazza di Castelfiorentino: «E’ stata coraggiosa a esporsi»

Alessandro Zan

Alessandro Zan

FIRENZE, 13 Aprile 2021 _ La vicenda di Malika Chaly, ragazza di 22 anni cacciata di casa e minacciata dalla famiglia solo perchè omosessuale, ha nuovamente riportato d’attualità la lotta all’omotransfobia. Alessandro Zan, politico e attivista, deputato del Partito democratico, da tempo combatte per far approvare una legge che istituirebbe il carcere per atti di discriminazione fondati sul sesso.

Onorevole Zan, cosa ne pensa della vicenda di Malika? Crede che ci siano altri casi simili?

"La vicenda di Malika è terribile, stiamo parlando di una ragazza insultata, minacciata e cacciata dalla propria famiglia perché ama un’altra ragazza. Un vero a proprio crimine d’odio omofobico avvenuto tra le mura domestiche. Non dobbiamo però pensare che sia un caso isolato, anzi la pandemia Covid ha accentuato e inasprito queste situazioni. I casi di ragazze e ragazzi sbattuti fuori di casa dalla famiglia per il loro orientamento sessuale o per la propria di identità di genere sono diffusissimi. Per questo ritengo davvero un grande risultato aver già approvato, tramite un emendamento al DL Agosto, quella parte della legge contro omotransfobia, misoginia e abilismo che stanzia 4 milioni di euro all’anno per le case rifugio e centri anti discriminazione per tutelare le vittime più fragili".

Malika si è detta arrabbiata con le forze dell’ordine, crede che avrebbero dovuto fare qualcosa in più?

"Malika ha dimostrato un enorme coraggio a denunciare, non solo alle forze dell’ordine, ma anche pubblicamente quanto accaduto. Ogni denuncia è un passo in più contro odio e discriminazioni. La legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo estende a queste fattispecie la legge Reale-Mancino, già in vigore per i crimini commessi per odio razziale, etnico o religioso. Identificare precisamente un crimine d’odio con un reato potrebbe non solo spingere le vittime a denunciare, ma anche aiutare le forze dell’ordine a contrastare questo tipo di fenomeno. C’è piena fiducia nell’operato delle forze di polizia, ma mancano ancora i mezzi legislativi per perseguire questi atti violenti. Ho appreso che la procura di Firenze avrebbe già aperto un fascicolo sul caso di Malika: è chiaro che se la legge fosse già in vigore scatterebbero le aggravanti già previste dall’articolo 604 ter del codice penale. L’orientamento sessuale è una condizione personale, esattamente come il colore della pelle o l’appartenenza etnica, che va tutelato e protetto, come impone la nostra Costituzione".

Tanti personaggi noti e poplari si sono schierati a favore di Malika e della legge per cui combatte, qanto è importante lei?

"Sono davvero grato a Fedez ed Elodie per essersi esposti così tanto, e non sono stati gli unici: negli ultimi giorni si sono aggiunti tanti nomi dello spettacolo e della cultura a sostegno di questo provvedimento. Voci autorevoli e molto ascoltate aiutano a tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica, e quindi della politica, su questi temi. Il nostro Paese è in ritardo di decenni rispetto agli altri grandi paesi occidentali, non ci possiamo permettere di perdere anche questa occasione". Iacopo Nathan