
L'esperto informatico Daniele Baroni
Pontedera, 29 marzo 2016 - «STIAMO cercando di mettere a punto un software che avverte il proprietario del computer quando i file iniziano ad essere criptati, terminando tutti i processi in atto». La risposta all’epidemia (virtuale) del virus ‘Cryptolocker’ potrebbe arrivare da Pontedera. Daniele Baroni, esperto di sicurezza informatica, sta ultimando i dettagli in questi giorni. Una questione di non poco conto se si considera che questo terribile malware ha colpito, nelle ultime settimane, oltre 10mila computer: criptando – ovvero rendendo illeggibili – i documenti di grandi aziende e perfino di pubbliche amministrazioni. Il ‘gioco’, per farla semplice, è questo: «Sulla vostra casella di posta web – spiega Baroni – arriva, talvolta proveniente addirittura dal proprio indirizzo, una mail che contiene al suo interno un file ‘exe’, ovvero eseguibile. Se la persona apre l’allegato, ecco che il virus colpisce il computer e in pochissimi secondi cripta tutti i dati. Lo stesso creatore del virus – aggiunge Baroni – chiederà una sorta di riscatto. Di fatto è pronto a fornirvi la chiave asimmetrica per ‘sbloccare’ il tutto purché lo paghiate, utilizzando una nuova forma di moneta che si chiama Bitcoin». Insomma, un ricatto bello e buono. Il problema è duplice, perché una volta pagato il ‘riscatto’ non è nappure detto che la banda criminale mantenga la parola. Ne sanno qualcosa in una ditta orafa di Arezzo, che ha versato quasi 3.600 euro per restare a bocca asciutta. Denunce simili sono arrivate anche da imprenditori di Siena e Spezia. Lucca, invece, si trova invasa di bollette false che contengono il virus.
«IL CONSIGLIO – aggiunge l’esperto informatico pontederese – e di non pagare mai. Difendersi non è tuttavia facile anche perché, sempre più spesso, queste mail sono scritte in italiano corretto e sembrano vere. Bisogna avere un buon antivirus e un sistema di backup che salvi i dati. E poi, fare attenzione».