Arezzo, 11 giugno 2025 – Un Ponte tra Passato e Futuro: la Notte Bianca della Cultura Classica Incanta il Città di Sansepolcro
Anche quest’anno, docenti e studenti dell’Istituto IISS “Città di Sansepolcro” hanno proposto un evento serale, ormai tradizionale, presso l’aula magna della sede centrale al Campaccio, in cui incontrare la cittadinanza e proporre esibizioni che potessero mettere insieme passione, talento, impegno e divertimento.
In un'epoca dominata dalla tecnologia e dall'innovazione, che spesso rischia di allontanare le nuove generazioni dal nostro ricco patrimonio storico, la Notte Bianca della Cultura Classica si è confermata un appuntamento fondamentale per riscoprire e valorizzare le radici della nostra civiltà. L'iniziativa, pensata per sensibilizzare i giovani e il pubblico sull'importanza della classicità, ha offerto una serata piacevole e stimolante, dimostrando, ancora una volta, come il passato possa essere sorprendentemente attuale e significativo.
Quest'anno, la serata è stata dedicata al tema dell'"imprevisto", un filo conduttore che ha guidato le diverse esibizioni e ha aggiunto un tocco di originalità all'evento. Protagonisti assoluti sono stati alcuni talentuosi ragazzi che, con passione e creatività, si sono cimentati in performance variegate. Il pubblico ha potuto assistere a coinvolgenti interventi di recitazione, che hanno spaziato dai componimenti latini alle opere della letteratura inglese, talvolta accompagnati da suggestive melodie. Non sono mancati momenti di puro divertimento con interventi teatrali basati sulla parodia del mito classico, capaci di strappare sorrisi e riflessioni.
La musica ha giocato un ruolo centrale, con performance musicali di gruppo e di solisti che si sono liberamente mosse tra il repertorio classico e il jazz, passando attraverso brani contemporanei per arrivare al rock più duro, a dimostrazione della versatilità di questi giovani artisti.
La Notte Bianca della Cultura Classica si è rivelata ancora una volta un successo, un'occasione preziosa per riscoprire la bellezza e la profondità del nostro passato, mostrando come la classicità non sia affatto qualcosa di lontano, ma una fonte inesauribile di ispirazione e significato per il presente e per il futuro.