
Arezzo, 14 settembre 2023 – Un esercito di 43393 studenti quello pronto a tornare in classe in tutta la provincia. Domani la campanella suonerà
per 5489 bambini delle scuole statali dell’infanzia divisi
in 248 sezioni, 12307 alunni della primaria per 651 classi.
E poi 8674 studenti delle medie che riempiranno 419 classi,
seguiti da 16923 ragazzi delle superiori divisi in 779
classi. Si tratta di numeri in diminuzione costante che anno
dopo anno vedono ridurre il numero degli studenti di ogni
ordine e grado. Nel 2022 la platea degli alunni della
provincia di Arezzo era composta da 12.520 bambini dela
primaria, 8776 delle medie e 16932 alle superiori. A questi
si aggiungevano i 5476 piccoli delle scuole dell’infanzia
statali per un totale di 43704, 311 alunni in più di quelli
che iniziaranno domani il nuovo anno scolastico. Ad aumentare sono i prezzi del ritorno sui banchi. Gli alunni
dovranno districarsi tra il caro libri e il corredo, con le
famiglie chiamate a sborsare anche più di mille euro per il
ritorno in classe di medie e superiori. A tutti i bambini e i ragazzi della provincia che iniziano l’anno scolastico,
va l’augurio alla vigilia del provveditore Roberto Curtolo. «In bocca al lupo a tutti gli studenti in vista del rientro a
scuola - dice il dirigente dell’uffcio scolastico provinciale - abbiamo lavorato per garantie un inizio di anno scolastico con una copertura dei posti docenti intorno all’80%, forse anche di più. Il personale che manca è dovuto alle rinuce e alle proteste rispetto ai posti assegnati.
Questa situazione permette di partire con i migliori presupposti. Speriamo anche che i presidi e le autorità sanitarie facciano il loro mestiere e che i ragazzi possano entrare tranquilli a scuola senza avere nuovamente l’assillo e la spada di Damocle sulla testa di provvedimenti sanitari
restrittivi ed estemporanei magari su iniziativa dei singoli, visto che non ci sono criticità sanitarie evidenti o manifeste. Il primo giorno è un momento di ritrovo e riconoscimento dei vecchi compagni e di conoscenza dei nuovi, di ripresa di un modello relazionale che segna la vita e incide nel futoro di tutti noi. L’inizio dell’anno
scolastico deve essere vissuto nel migliore dei modi e avere
la quasi totalità dei docenti in cattedra significa iniziaire
con maggior responsabilità e attenzione». Anche Oxfam pè al lavoro pe ril rientro a scuola. L’organizzazione nel nuovo anno sarà a fianco di oltre 6.000 studenti toscani di 150 scuole per ridurre il rischio di abbandono, che ancora riguarda l’11,1% dei ragazzi e 1 studente straniero su 3. Metà dei diplomati alle superiori nel 2023 non ha
raggiunto le competenze di base, un dato in peggioramento.
Dopo il successo dell’edizione 2022, torna così da settembre
Oxfam Back to School, l’offerta formativa rivolta a centinaia di insegnanti e educatori, sulle grandi sfide di oggi: dall’uguaglianza di genere, al contrasto ai discorsi d’odio, alla lotta al cambiamento climatico, ai temi dello sviluppo sostenibile, all’integrazione - Centrale il lavoro
dei prossimi due anni ad Arezzo per lo sviluppo dei Patti
Educativi di Comunità. Si tratta dello strumento introdotto
dal Ministero dell’Istruzione per affrontare sui territori
le emergenze del mondo scuola, che si sono aggravate negli
anni dalla pandemia: dalla carenza di strumenti di sostegno
didattico e inclusione dei ragazzi a rischio di abbandono
scolastico precoce, alla mancanza di competenze digitali
nelle scuole, alla messa a disposizione di nuove strutture o
spazi, come parchi, teatri, biblioteche, archivi, cinema,
musei, per svolgere attività didattiche complementari a
quelle tradizionali.