Turismo in Toscana: arrivano le prime prenotazioni estive, ma pesa l’incertezza Covid

Le richieste riguardano soprattutto case singole con piscina per luglio e agosto: si annuncia un’altra estate di turismo di prossimità e con pochi stranieri

Turismo (immagine di repertorio)

Turismo (immagine di repertorio)

Firenze, 17 marzo 2021 – L’anno nero del Covid ha colpito duramente molti settori. Tra questi, a pagare il prezzo tra i più alti, sicuramente quello delle agenzie di viaggio. Il lockdown, lo stop ai voli, l’assenza degli stranieri. L’estate scorsa a farla da padrone è stato il turismo di prossimità. Ma ora, con il piano vaccinazione che avanza, che estate ci aspetta? Ci sono già le prime prenotazione dei turisti e cosa chiedono?

A farci il quadro della situazione è Alice Capacci, direttrice di Eurocasa Holiday, agenzia che si occupa di affitti turistici, case per vacanze, agriturismi e ville in Toscana. “A livello di prenotazioni – spiega - queste purtroppo stanno andando molto a rilento, perché c’è ancora molta incertezza e non si sa quali saranno le restrizioni sugli spostamenti per i prossimi mesi. Sia a livello Italia, per gli spostamenti tra regioni, che a livello europeo. L’anno scorso abbiamo lavorato con gli italiani soprattutto ad agosto, ma i principali utenti che utilizzano le nostre strutture sono stranieri. Anche per quanto riguarda alcune prenotazioni relative all’anno scorso, che sono state spostate al 2021, pesa l’incertezza. Quelle di aprile sono state oramai già quasi tutte disdette. Anche le prenotazioni per maggio e giugno stanno risentendo molto di questa situazione di incertezza. Cosa diversa per luglio e agosto: in questo caso qualcosa si sta muovendo. A livello europeo da parte di turisti dalla Germania, Francia, Belgio Olanda e paesi scandinavi, abbiamo le prime richieste e anche prenotazioni: per ora poche, ma stanno arrivando e riguardano Firenze come tutte le zone della Toscana. Abbiamo notato che c’è una maggiore richiesta per case singole, con piscina, dove un gruppo familiare o di amici possono trascorrere in sicurezza le vacanze, sapendo che non ci sono altre persone con cui condividere gli spazi. Tutti, nel momento in cui prenotano, ci chiedono, in caso di restrizioni, se riceveranno il rimborso o un voucher, e la stragrande maggioranza preferisce il rimborso. Che sarebbe per noi un’ulteriore perdita, dopo un anno che siamo in sofferenza”.

Quanto alle agenzie di viaggio, anche in questo caso qualcosa si sta muovendo.  “Noi siamo pronti, anche se il vero ritorno alla normalità è previsto fra un paio di anni – spiega Andrea Schincaglia, titolare di Reporter Live e presidente delle agenzie di viaggio della provincia di Arezzo di Confcommercio - . Iniziano ad arrivare anche le prime richieste da parte degli americani, di europei, dall’Inghilterra: cominciano a chiedere, qualcuno prenota, ma lo fa solo se la struttura ti mette la possibilità di cancellare senza penale. Un’azienda come la mia che si occupa di viaggi a lungo raggio, per quest’anno si deve riconvertire all’Italia e all’Europa.  Ci sarà qualche ponte con l’Europa, previo passaporto vaccinale. Al momento però, le richieste che ci stanno arrivando sono soprattutto riferite al nostro Paese, anche se ancora non ci sono certezze. Siamo qui a sperare che i vaccini vengano fatti a breve. Quest’anno è stato devastante per il nostro settore, e gli aiuti non sono certo stati proporzionali al danno. Ora si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel: ci sono le prime richieste, perché c’è tanta, tanta voglia di partire. Ma allo stesso tempo c’è anche molta incertezza e cautela”.

 

La crisi Covid continua a pesare pesantemente su molte agenzie: “I ristori sono pervenuti, anche se non in toto, e ci permettono ti fare fronte quantomeno alle spese. – spiega Francesca P., titolare di Andiamo in Italy -. Sia io che il mio socio, abbiamo messo tutto in cassa per far sopravvivere l’agenzia: siamo da 13 mesi a zero compenso. Per quanto riguarda la situazione delle prenotazioni, per la mia agenzia che si occupa di mercato estero, 90% turismo statunitense, canadese, ora è tutto fermo. Qualche prenotazione che ci è arrivata, ma si contano sulla punta delle dita, riguarda il 2022” .