
Una equipe medica (Foto di repertorio)
Firenze, 8 novembre 2023 – Una terapia innovativa nella lota al cancro, e in particolare a quelli endocrini. L'Azienda ospedaliero universitaria di Careggi di Firenze e quella di Pisa sono tra i 34 centri nazionali in grado di offrire una terapia oncologica innovativa che sta rivoluzionando la cura del cancro a partire da una neoplasia rara, ossia dai pazienti con tumori neuroendocrini (Net), ma che in futuro potrà arricchire il ventaglio terapeutico di numerose tipologie di tumori.
«I Net sono un gruppo eterogeneo di neoplasie con sintomi variabili, a volte silenti che li rendono non facilmente identificabili - spiega Lorenzo Antonuzzo, direttore oncologia clinica di Careggi e direttore della scuola di specializzazione oncologia medica dell'Università di Firenze -. Si tratta di neoplasie a bassa incidenza, con 5-6 casi ogni 100mila abitanti che corrispondono a circa 2.700 nuove diagnosi stimate in Italia. Il 60-70% dei tumori neuroendocrini riguardano il tratto digerente: di questa forma nella nostra regione si registrano circa 500 casi ogni anno. I tumori neuroendocrini che interessano il tratto gastrointestinale, non danno chiari sintomi, nel 40/50% dei casi vengono diagnosticati con molto ritardo, spesso in fase metastatica quando la malattia non è più curabile con la sola chirurgia - precisa l'esperto -. Ma questi pazienti possono oggi beneficiare di un'opzione terapeutica in più già disponibile in Italia seppur indicata soltanto per coloro che esprimono recettori della somatostatina, 'bersagliò che può essere colpito dalla nuova terapia oncologica».
Si tratta della terapia con radioligandi, nuova frontiera della medicina di precisione in ambito medico-nucleare, in grado di 'taggare’ e colpire insieme le cellule tumorali, distinguendole selettivamente da quelle sane, senza danneggiarle.
«Come tutti i trattamenti mirati oltre a una elevata efficacia in termini di allungamento della sopravvivenza, ha un profilo di tossicità minima ed è ben tollerata garantendo al paziente un'ottima qualità di vita».
«Fino a 4 anni fa - afferma ancora Antonuzzo - i pazienti toscani erano costretti a migrare in altre regioni perché la terapia con radioligandi non era disponibile. Da circa 3 anni è possibile fare questo trattamento sia a Careggi sia a Pisa. I pazienti candidabili alla terapia Rlt devono essere prima valutati da un team multidisciplinare, composto da diverse figure che vanno dal medico nucleare all'oncologo medico, dal radioterapista oncologo al chirurgo, al radiologo, all'anatomopatologo. La stretta collaborazione tra clinici di discipline diverse è indispensabile per garantire al paziente il miglior percorso diagnostico e terapeutico».