"Tampone? Spreco di risorse e scappatoia per il personale scolastico no vax"

Antonello Giannelli, presidente dell'associazione nazionale presidi, non ci sta. "La vaccinazione è un dovere civico"

Green pass

Green pass

Roma, 17 agosto 2021 - «I presidi non intendono favorire alcuna logica di 'sostituzione’ della vaccinazione, che è un dovere civico, come ci hanno ricordato Sergio Mattarella e Mario Draghi, con il tampone, peraltro rimborsato dallo Stato. Non nascondiamoci dietro un dito, il protocollo sulla sicurezza, che non abbiamo firmato, su questo punto, è scritto in modo ambiguo e offre una scappatoia al personale no vax, che, sulla carta, ogni due giorni, può fare il tampone gratis. Ho fatto un calcolo approssimativo: il personale scolastico, non solo no vax, che non può vaccinarsi (anche per patologie) è intorno alle 100mila unità. Immaginando 3 tamponi a settimane e le 33 settimane dell'anno scolastico, comporta una spesa di circa 100 milioni, più di un quarto dei 350 stanziati dal governo per l'avvio in sicurezza del 2021-2022». Non usa mezzi termini Antonello Giannelli, presidente dell'Anp, l'Associazione nazionale presidi, in una intervista al Sole 24 Ore.

La questione green pass agita il mondo della scuola da settimane. Giannelli evidenzia anche la difficile organizzazione didattica che si verrebbe a creare in questo modo: «Immaginiamo di dover nominare un supplente a infanzia e primaria, dove va coperto anche il primo giorno di assenza del titolare. Ebbene, se il supplente non è vaccinato, deve andare a fare il tampone. Ci vuole tempo e si prenderà servizio tardi. Ma io, Stato, gli pago il tampone, l'intera giornata (perché il tempo perso per il tampone è assenza giustificata, ndr.) e la classe ha così perso ore di scuola».

Per Bianchi il tampone gratis non è per no vax ma per i fragili... «II ministro Bianchi è in perfetta buona fede. Ma allora si modifichi il protocollo in tal senso. Se ciò accadrà siamo pronti a firmare». E sulla gestione del green pass precisa: «Noi siamo per il green pass obbligatorio. Detto ciò, se dobbiamo mettere davanti alle 42mila scuole altrettante persone per fare i controlli con l'app (che il ministero dovrà inviare agli istituti, ndr), siamo davanti a un grande spreco di risorse umane. Chiedo quindi al governo di far dialogare il sistema informatico dell'Istruzione con l'anagrafe vaccinale delle Asl. In tal modo i controlli li possono fare le segreterie scolastiche on line. In ogni caso, ho chiesto un assistente di segreteria in più in ogni istituto». Esclude poi che la Dad sparirà a settembre: «Non credo. Se ci sarà un positivo in classe, senza un tracciamento efficace, si metterà on line l'intera classe, anche perché la quarantena, per i vaccinati, è scesa a 7 giorni».