Festival di Luce!, Stefano Massini: “L’orrore non è la maggioranza”

Le parole dello scrittore sul palco di Firenze, nel Salone dei Cinquecento

Stefano Massini (New Press Photo)

Stefano Massini (New Press Photo)

Firenze, 21 ottobre 2023 – Sul palco del Festival di Luce! un premio allo scrittore Stefano Massini, che ha fatto della parità di genere una battaglia nella Toscana terra di diritti, la prima che ha scelto di abolire la pena di morte, non voltandosi dall'altra parte durante il tempo difficile della Resistenza, come dice il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo.

E' lui che per la Regione premia Massini. Mazzeo dice: "Luce sta provando a rialzare l'attenzione sul tema dei diritti e dell'inclusione. Grazie a Stefano che manda un messaggio a tutte e tutti di non essere mai indifferenti, c'è sempre una parte giusta della storia accanto a cui stare". Massini viene poi intervistato dalla direttrice Agnese Pini sul palco.

"Le parole - dice Massini - hanno un'importanza fondamentale. Israeliani e palestinesi parlano due lingue quasi uguali, due lingue semitiche. Eppure c'è una cultura dell'odio fatta anche di parole, perché le parole possono essere vettori di unione ma anche di separazione. Cinque anni fa in un ospedale nasce un bimbo il cui cuore ha una grave malformazione. Sopravvive pur dandolo i medici per spacciato. A 18 mesi o il piccolo ha un trapianto di cuore o muore. In un altro ospedale muore un bambino di 18 mesi e i genitori dicono sì all'espianto degli organi. L'ospedale li richiama dicendo "molliamo tutto. Vostro figlio è israeliano e il cuore dovrebbe andare a battere nel petto di un bimbo palestinese e voi non vorrete mai".

I genitori rispondono con una frase meravigliosa: "Ma perché il cuore dei palestinesi è diverso? Anatomicamente sono uguali? Allora di cosa stiamo parlando? Togliete il cuore a nostro figlio e datelo al bimbo palestinese. Oggi il bimbo vive grazie al cuore di un bimbo israeliano".

Victor Hugo diceva che l'eguaglianza tra esseri umani prima di una questione morale e politica è scientifica. L'essere umano è uguale a qualunque latitudine".

Se risaliamo alle origini della storia è difficile sapere chi ha il diritto a stare su quella terra. Ma perché infierire sui bambini? E' lo stesso meccanismo con cui agivano i nazisti. Ma chiudere gli occhi davanti all'orrore non è un'ottima scelta. L'orrore va capito, va guardato". E Massini dice: "Abbiamo letto che chi uccide nella guerra israelo palestinese è sotto effetto di droga. Che serve ad annullare quel momento in cui dici con senso critico che chi sto uccidendo potrebbe essere un padre o una madre. Perfino il terrorista non andrebbe avanti se ci pensasse".