Adolescenti, "dormire poco peggiora rendimento scolastico. Utile posticipare le lezioni"

La ricerca dell'Università di Pisa pubblicata sul Journal of Biological Rhythms: “Le performance peggiori sono quelle dei 'gufi', cioè dei ragazzi che vanno a letto tardi"

Pisa, 27 gennaio 2023 – Dormire poco, anche a causa degli impegni sociali, a partire dall'appuntamento mattutino con la scuola, peggiora le performance degli adolescenti, in particolare il loro rendimento scolastico e sportivo e l'apprendimento. E' la conclusione di una ricerca dell'Università di Pisa pubblicata sul Journal of Biological Rhythm, che dimostra ancora una volta il ruolo chiave del sonno per le prestazioni fisiche e cognitive.

Come si è svolta la ricerca 

L'equipe di Sonnolab del Dipartimento di ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia ha studiato un campione di 93 studenti tra i 13 e i 17 anni, atleti di società sportive di pallacanestro della provincia di Pisa (Asd Polisportiva Nicosia, Gmv Ghezzano, Dream Basket). Obiettivo: valutare gli effetti della mancanza di sonno cronica e del 'social jetlag' - cioè il disallineamento tra gli orari preferiti di sonno, definiti su base biologica, e quelli effettivi dovuti ad impegni sociali come il dover andare a scuola - sull'apprendimento motorio e le prestazioni fisiche e cognitive degli adolescenti. Durante la ricerca i ragazzi dovevano eseguire sessioni multiple da 10 tiri liberi sia durante le vacanza estive, sia mentre andavano a scuola: nel complesso sono stati raccolti i risultati di quasi 8.000 tiri liberi.

"Nell'uomo, così come in altri animali, la transizione dall'infanzia all'adolescenza si accompagna a uno spostamento in avanti degli orari del sonno, ma questo può entrare in conflitto con la necessità di svegliarsi presto per esempio per andare a scuola - spiega Simone Bruno, dottorando in Scienze cliniche e traslazionali dell'ateneo pisano - e così il 'social jetlag' e la privazione di sonno cronica possono avere conseguenze negative su vari aspetti della fisiologia dei più giovani, come il rendimento scolastico e sportivo e l'apprendimento di nuove competenze".

I risultati dell'indagine 

Da quanto è emerso, le conseguenze del debito di sonno non sarebbero uguali per tutti: ad accusarne maggiormente gli effetti sono infatti i cosiddetti 'gufi', cioè coloro che hanno un cronotipo serotino e quindi una tendenza spiccata ad andare a letto tardi. "I risultati ottenuti supportano l'idea che gli orari della scuola non corrispondano alla biologia del ritmo del sonno degli studenti - sottolinea Ugo Faraguna, docente del Dipartimento di ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia dell'Università di Pisa e direttore del Sonnolab - e che posticipare l'orario di inizio delle lezioni potrebbe garantire loro numerosi benefici, non solo in ambito sportivo".