Arezzo, 28 agosto 2023 – Social card, i numeri toscani: Firenze fa registrare quello maggiore, con 4.032 destinatari della misura, lanciata lo scorso luglio, seguita da 2.151 di Prato, 1.701 di Livorno e i 1.065 di Arezzo; a Pistoia si tratta di 985 persone, a Lucca di 981, a Pisa di 980, a Massa di 972, a Grosseto di 897 e a Siena di 584. Complessivamente si tratta di 15.011 percettori nei capoluoghi di provincia che costituiscono un terzo di tutte le tessere distribuite sul territorio regionale, 45.841. Tra le città di piccole-medio dimensioni più interessate: Campi Bisenzio (Firenze) con 830 tessere, Montemurlo
(Prato) con 210, Piombino (Livorno) con 356, Montevarchi (Arezzo) con 265, Quarrata (Pt) con 534, Viareggio (Lucca) con 672, Cascina (Pisa) con 491, Roccastrada (Grosseto) con 244 e Poggibonsi (Si) con 315. I destinatari della misura non devono presentare alcuna domanda, e sono stati individuati tra i cittadini appartenenti ai nuclei familiari (composti da almeno tre persone), residenti in Toscana con un indicatore Isee non superiore ai 15mila euro. Hanno priorità in graduatoria i nuclei con componenti nati tra il 2023 e
il 2009, in ordine di precedenza per i nuclei con
componenti più piccoli. La tessera non è concessa
invece alle famiglie che includono un componente titolare
di reddito di cittadinanza o reddito di inclusione. Il
contributo non è erogabile a chi percepisce la Naspi e indennità sociale di disoccupazione per i collaboratori (Dis-Coll), indennità di mobilità, fondi di solidarietà per l'integrazione del reddito, Cig e qualsiasi altra forma di integrazione salariale per disoccupazione involontaria. Il contributo economico della Social card è destinato solo all'acquisto di beni alimentari di prima
necessità. Nello specifico: carne, pesce fresco, latte e derivati, uova, olio, prodotti di panetteria, pasticceria e biscotteria, pasta riso e qualsiasi altri tipo di cereale, farina e lieviti, ortaggi, pomodori, legumi, frutta, alimenti per la prima infanzia, miele, zucchero, cioccolato, aceto, acqua, caffè, tè e camomilla. Escluse le bevande alcoliche, il sale, la marmellata e l'aceto balsamico. La carta potrà essere utilizzata in tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari con l'applicazione di un ulteriore
sconto in cassa del 15% nei supermercati appartenenti
alla Grande distribuzione organizzata, con la quale il
Masaf ha stipulato accordi in merito.