
Lo scheletro trovato agli Uffizi
Firenze, 8 luglio 2019 – Una sorprendente scoperta dalla notevole importanza storica. Dalle viscere degli Uffizi è riemerso infatti uno scheletro rinascimentale: si tratta dei resti, perfettamente conservati, di una donna, risalenti presumibilmente alla fine del ‘400. Le spoglie si trovano nell’area degli scavi adiacente all’aula di San Pier Scheraggio, che un tempo era una chiesa. Prima ancora che gli Uffizi fossero edificati e ne ‘inglobassero’ gli spazi, questo era un luogo di culto molto frequentato, tra l’altro anche da Dante Alighieri.
Gli scavi archeologici, effettuati in questo punto all'interno delle gallerie dalla cooperativa Archeologia sotto la guida della Soprintendenza, da circa 20 anni, hanno riportato alla luce una porzione dei sotterranei dell’antico edificio religioso, che, come era uso secoli addietro, venivano anche usati per le sepolture. Lo scheletro, indicato con il codice identificativo 101, verrà ora portato ai laboratori di archeoantropologia della Soprintendenza per essere sottoposto ad esami ed analisi.
La chiesa romanica di San Pier Scheraggio, eretta sulle fondamenta di una preesistente chiesa del IX secolo, fu consacrata nel 1068. Per circa tre secoli fu un luogo centrale della vita cittadina: in essa non solo si svolgevano le funzioni religiose, ma fino al 1313 vi ebbero luogo anche le riunioni dei Consigli comunali. Fu inoltre teatro di orazioni di illustri scrittori, come Dante e Boccaccio.
A causa dei lavori per la costruzione del Palazzo dei Priori alla fine del Duecento e per l’allargamento di via della Ninna nel Quattrocento, fu interessata da una serie di trasformazioni e demolizioni. Nel 1560 fu infine inglobata nella fabbrica vasariana degli Uffizi. Resta oggi la navata centrale, restaurata nel 1971. Al suo interno sono conservati alcuni reperti archeologici e frammenti di affreschi dell’ex-chiesa risalenti al XIII secolo. Si può inoltre ammirare il ciclo di affreschi di Andrea Del Castagno, staccato nel 1847 da Villa Carducci Pandolfini a Legnaia, raffigurante Uomini e le donne illustri.
Altro elemento che concorre a fare dell’ex chiesa di San Pier Scheraggio un luogo altamente suggestivo è il dialogo che qui viene a crearsi tra antico e moderno, grazie all’esposizione di opere di maestri del Novecento, come Corrado Cagli, Marino Marini, Alberto Burri e Venturino Venturi.