Scegliere i cibi più sani in supermercati e ristoranti? Ecco come fare

Uno studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Communications e condotto dagli scienziati della Tufts University

Cibo (foto Ansa)

Cibo (foto Ansa)

Firenze, 23 novembre 2022 - Individuare i cibi più sani e nutrienti nelle corsie dei supermercati e nei menu dei ristoranti è sempre più complicato. E allora come fare a sceglierli e come orientarsi? Grazie a Food Compass, sistema olistico di profilazione alimentare che potrebbe favorire una migliore salute generale e un minore rischio di mortalità.

A valutare l'efficacia di questo approccio uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications e condotto dagli scienziati della Tufts University. Il team, guidato da Meghan O'Hearn, ha esaminato la correlazione tra l'alimentazione e gli effetti sulla salute a lungo termine. Come spiegano gli autori, un sistema di profilazione come Food Compass potrebbe promuovere una migliore salute generale negli utenti. Il sistema fornisce una misura olistica del valore nutrizionale complessivo degli alimenti, delle bevande e dei pasti misti. Introdotto nel 2021, questo strumento misura nove domini di ciascun elemento, come il rapporto tra gli ingredienti di base, la presenza di vitamine, minerali o additivi a rischio e il livello di lavorazione del prodotto. Sulla base di punteggi di circa 10mila alimenti consumati abitualmente negli Stati Uniti, i ricercatori consigliano l'acquisto di prodotti con punteggi pari o superiori a 70. I valori da 31 a 69, aggiungono gli esperti, dovrebbero essere consumati con moderazione, mentre gli alimenti da 0 a 30 dovrebbero essere assunti con parsimonia. "Un sistema di profilazione dei nutrienti - sostiene O'Hearn - deve fornire una misura oggettiva di quanto un alimento sia preferibile in termini di effetti positivi sulla salute e sul benessere dell'organismo". In questo lavoro di convalida, gli autori hanno utilizzato i registri dietetici e i dati sanitari rappresentativi a livello nazionale di 47.999 adulti statunitensi di età compresa tra 20 e 85 anni, partecipanti al National Health and Nutrition Examination Survey (Nhanes). Nel complesso, i ricercatori hanno scoperto che il punteggio medio dell'alimentazione seguita dai soggetti considerati era di circa 35,5. "Il nostro lavoro evidenzia quanto siano scarsi i piani alimentari della nazione - aggiunge O'Hearn - speriamo che questi risultati possano contribuire a stimolare abitudini e scelte alimentari più sane". Esaminando i fattori demografici come età, genere, etnia, livello di istruzione, assunzione di alcol e grado di attività fisica, i ricercatori hanno evidenziato che i soggetti che assumevano prodotti con punteggi nutrizionali più elevati erano associati a livelli più bassi di pressione sanguigna, glicemia, colesterolo nel sangue, indice di massa corporea e emoglobina. Allo stesso tempo, chi seguiva i consigli e le indicazioni di Food Compass mostrava una prevalenza minore di sindrome metabolica e cancro. In particolare, riportano gli esperti, per ogni aumento di 10 punti nella media degli alimenti consumati, il rischio di decesso per tutte le cause diminuiva del 7 per cento.

"I nostri risultati - commenta Dariush Mozaffarian, altra firma dell'articolo - supportano la validità di Food Compass come strumento per guidare le decisioni dei consumatori. Questo sistema infatti fornisce una valutazione più innovativa e completa della qualità nutrizionale, monitorando il rapporto tra gli elementi presenti nei prodotti e restituendo una visione olistica e sfumata degli alimenti". "Sappiamo che Food Compass non è perfetto - conclude O'Hearn - nei prossimi step cercheremo di lavorare su una versione semplificata del sistema che possa allo stesso tempo tenere conto di aspetti come la sostenibilità ambientale o l'attenzione a determinate necessità alimentari, come le allergie e le intolleranze".  

Maurizio Costanzo