Pilliteri
Siena, 16 gennaio 2016 - SPERIAMO che sia la volta buona, verrebbe da dire. Daniele Pitteri è il nuovo direttore del Santa Maria della Scala. L’annuncio ufficiale è arrivato, in serata, dall’amministrazione comunale: saggista, project manager, curatore e consulente di attività culturali e di eventi, docente alla Sapienza di Roma e, dallo scorso anno, anche all’Università di Siena (corso di marketing culturale nella sede di Arezzo), Pitteri era arrivato nella scrematura finale insieme ad Antonio Calbi e all’italo-canadese Emanuele Lepri. Il sindaco, come è noto, gli aveva preferito Calbi che tuttavia, dopo un mese passato da direttore ‘fantasma’, ha rinunciato formalmente all’incarico.
Motivi personali lo hanno portato a scrivere un’accorata e addolorata – seppur tardiva – lettera al sindaco in cui affermava di non essere «più nelle condizioni di accettare l’incarico per gravi problemi di natura personale, nuovi e non prevedibili, che non consentono più il trasferimento a Siena e, dunque, il pieno e rigoroso espletamento delle funzioni che il ruolo di direttore di un’istituzione e di un progetto così complesso e ambizioso richiede».
Così Valentini ha dovuto rimescolare le carte in fretta e furia e scorrere la graduatoria: la scelta è caduta, appunto, su Pitteri che, oltre ad occuparsi del Santa Maria, dovrà impostare la programmazione culturale del Museo Civico e del Museo dell’Acqua.
Esperto di comunicazione e marketing nei beni culturali, nell’industria e nel turismo, il suo profilo è senza dubbio manageriale. Nel suo curriculum collaborazioni importanti: la Biennale di Venezia, la Triennale di Milano e il David di Donatello, nonché la fondazione nata per la candidatura di Perugia e Assisi a Capitale della cultura europea 2019.
«Pitteri è un grande professionista che in una realtà complessa come Napoli ha dimostrato di saper recuperare un progetto come quello del Forum che rischiava di non concludersi. Sono convinto che sarà all’altezza del compito che lo aspetta» ha detto Valentini. Lo speriamo tutti.