MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

23 agosto 1927, il giorno dell’ingiusta esecuzione di Sacco e Vanzetti

Uccisi solo perché anarchici e immigrati italiani: una drammatica vicenda che indignò il mondo

Sacco e Vanzetti (foto Ansa)

Sacco e Vanzetti (foto Ansa)

Firenze, 23 agosto 2022 - La vicenda di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, i due emigrati italiani ingiustamente accusati, imprigionati, condannati e giustiziati in America nel 1927, ha indignato il mondo. Sacco di mestiere faceva l’operaio in una fabbrica che produceva scarpe, mentre Vanzetti, dopo aver svolto vari lavori, da un italiano rilevò un carretto per andare a vendere il pesce. I due si conobbero quando entrarono entrambi a far parte di un gruppo anarchico. Vennero condannati a morte per l’omicidio di due uomini durante una rapina, ma in realtà erano entrambi innocenti e non avevano nulla a che fare con quei crimini. Nonostante i molti dubbi di colpevolezza a loro carico, che erano emersi già durante il processo, in cui tra l’altro non si tenne neppure conto di una testimonianza che li scagionava, i due vennero condannati alla pena capitale. Il loro caso fece così scalpore che divenne ben presto al centro di una mobilitazione internazionale. In loro difesa, e per portare avanti la loro causa, furono organizzate manifestazioni nelle principali città nordamericane ed europee, come a Buenos Aires, Città del Messico, Tokyo, Sydney, Johannesburg. In prima linea c’era ovviamente la comunità degli immigrati italiani. Ma non c’è stato niente da fare, la condanna rimase esecutiva e i due innocenti furono giustiziati il 23 agosto del 1927 nel carcere di Charlestown, sulla sedia elettrica, uccisi sulla base dell’intolleranza politica e del pregiudizio suscitato dalla loro origine. “Se non fosse per questi fatti – scriverà Vanzetti poco prima di essere giustiziato - sarei potuto morire inosservato, sconosciuto, un fallimento. Ora non siamo un fallimento. Mai nella nostra intera vita potevamo sperare di fare così tanto lavoro per la tolleranza, per la giustizia, per la mutua comprensione tra gli uomini, come ora facciamo per accidente. Questa agonia è il nostro trionfo”. Solo mezzo secolo dopo la loro morte, esattamente il 23 agosto del 1977, l’allora governatore dello Stato del Massachusetts, Michael Dukakis, con un proclama ufficiale ha pubblicamente assolto Sacco e Vanzetti, riabilitandone a tutti gli effetti la loro memoria e riconoscendo gli errori commessi durante il processo. “Io dichiaro che ogni stigma ed ogni onta – comunicò Michael Dukakis - vengano per sempre cancellati dai nomi di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti”. La loro storia viene raccontata e, anche attraverso film e mostre, tramandata, per comprendere e diffondere soprattutto tra le nuove generazioni, i valori dell’integrazione. Nasce oggi William Ernest Henley nato il 23 agosto 1849 a Gloucester. Poeta inglese, ha esercitato la professione di giornalista ed editore, ha scritto: “Non importa quanto sia stretta la porta, quanto piena di castighi la vita. Io sono il padrone del mio destino: io sono il capitano della mia anima”.