Alcolici, dolci e carne: le rinunce dei toscani per far fronte al caro bollette

I dati del primo rapporto Coldiretti/Censis ''Gli italiani e il cibo nelle crisi e oltre'

Firenze, 25 novembre 2022 -  L'impennata dei prezzi e i rincari delle bollette pesano sulla quotidianità delle famiglie. Secondo quanto emerge dal primo rapporto Coldiretti/Censis ''Gli italiani e il cibo nelle crisi e oltre'' i toscani rinunciano ad alcolici, dolci, salumi, pesce e carne per far quadrare i conti. I rincari dei prezzi con l'inflazione record hanno costretto più di un toscano su due (52%) a tagliare il cibo a tavola in quantità o in qualità, con un effetto dirompente che grava soprattutto sui nuclei a basso reddito. 

Leggi anche: 

Inflazione in Toscana: Grosseto la città più cara per il cibo, Massa Carrara per l'energia

Toscana, i rincari innescano l’effetto tsunami. Rischiano di sparire 10.000 aziende

Per effetto delle difficoltà economiche e del caro alimenti le famiglie della nostra regione spenderanno 500 milioni di euro in più all'anno, 775 euro in più a nucleo, considerando dell'indice dell'inflazione dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche che ad ottobre ha raggiunto il 13,9%. La spesa totale annuale per i generi alimentari e bevande analcoliche passa da 5.621 euro del 2021 agli attuali 6.396 euro secondo l'elaborazione di Coldiretti sui dati Istat.