Censimento, la Toscana perde quasi 30.000 residenti. Stabile la mortalità

La popolazione continua a invecchiare. L'età media sale a 47,7 anni. Pisa e Prato le province più giovani, Grosseto e Massa Carrara le più anziane

Censimento permanente della popolazione, i risultati in Toscana
Censimento permanente della popolazione, i risultati in Toscana

Firenze, 18 settembre 2023 – Una regione sempre più anziana e che perde quasi 30mila residenti in un anno. E' la fotografia che emerge per la Toscana dal censimento permanente della popolazione relativo al 2021. Al 31 dicembre di quell'anno la popolazione è di 3.663.191 residenti, in calo dello 0,8 per cento rispetto al 2020, cioè quasi 29.700 in meno, e dello 0,2 per cento rispetto al 2011. Calano le nascite e ciò non è compensato dal saldo migratorio. Gli stranieri censiti sono più di 406mila, circa 19.400 in meno rispetto al 2020. In Toscana, quindi, 11 cittadini ogni 100 censiti arrivano da fuori Italia, in particolare da 175 Paesi e prevalentemente da Romania (18,3%), Cina (15,9%) e Albania (14%).

Il tasso di mortalità, pur nella fase di pandemia, è rimasto pressoché stabile, passando dal 13 per mille del 2020 al 12,9 per mille del 2021, con un picco del 14,1 per mille nella provincia di Massa-Carrara. Le donne sono il 51,5 per cento della popolazione residente: superano gli uomini di 110mila unità, prevalentemente a causa della maggiore longevità femminile.

Sempre più accentuato l'invecchiamento della popolazione toscana. L'età media si è innalzata rispetto al 2020 da 47,4 a 47,7 anni. Prato e Pisa sono le province più giovani (rispettivamente 45,6 e 46,9 anni), mentre Grosseto e Massa Carrara quelle più anziane (oltre i 49 anni).

Gli analfabeti e alfabeti senza titolo di studio rappresentano il 3,8 per cento dei residenti, mentre il 29 per cento dei residenti ha conseguito il diploma di licenza media, il 35,4 per cento ha il diploma di scuola secondaria o di qualifica professionale, il 15,6 per cento è laureato. Crescono, infine, gli occupati rispetto al 2011 (28mila persone in più, +1,8%), soprattutto fra le donne (+3,7%), mentre diminuiscono le persone in cerca di occupazione (-1,9%), in particolare per la componente femminile (circa 3mila unità in meno, pari a -4,1%).