Record per il gruppo Facebook che aiuta a scegliere un buon libro: oltre 200mila iscritti

Il fiorentino Claudio Cantini otto anni fa ha creato ‘Un libro tira l’altro, ovvero il passaparola dei libri’ che oggi è il primo tra i gruppi in lingua italiana sull’argomento ad aver raggiunto il numero di 200mila iscritti

Claudio Cantini e Valentina Leoni

Claudio Cantini e Valentina Leoni

Firenze, 16 ottobre 2021 - Se entrare in libreria e comprare un libro dei tanti, magari dopo aver letto la terza di copertina, è un attimo, ci sono libri bellissimi, di cui si è alla ricerca, che magari restano negli scaffali. Da qui l’idea di Claudio Cantini, fiorentino con la passione per i libri, che otto anni fa ha pensato di creare il gruppo Facebook ‘Un libro tira l’altro, ovvero il passaparola dei libri’ che oggi è arrivato a segnare un record di iscritti. Il gruppo, gestito da Claudio Cantini e Valentina Leoni in qualità di amministratori, a cui si sono aggiunte ultimamente Cristina Costa e Lena Merlina come moderatrici, si è dotato di un regolamento ben preciso proprio per rispondere al meglio al suo obiettivo: stare dalla parte del lettore. E oggi, con oltre 200mila iscritti, è a tutti gli effetti un gruppo da primato.

Si è trasformato da piccola community dedicata agli scambi di consigli tra lettori, in un’importante realtà digitale con una media di oltre un centinaio di post pubblicati ogni giorno, che spaziano dalle recensioni alle segnalazioni di nuove uscite fino ai sondaggi: gli argomenti culturali, trattati in modo informale e spigliato, riscuotono interesse ed entusiasmo. “Il nostro dato – spiega Valentina Leoni – dovrebbe mettere quantomeno qualche dubbio a chi sostiene che gli italiani non leggano. Probabilmente sta usando dei riferimenti che non sono così aderenti alla realtà. Certo, possono essere calate le vendite: molti dei nostri iscritti ad esempio frequentano le biblioteche e in moltissimi i negozi che vendono gli usati. E poi c’è la lettura in digitale. Ma i nostri 200mila iscritti dimostrano che si legge, e molto. Durante il lockdown alcuni ci hanno detto che hanno avuto difficoltà a trovare la concentrazione giusta per leggere; altri, invece, che sarebbe stata più dura se non avessero avuto l’opportunità di evadere con la fantasia attraverso le pagine di un libro. Il segreto del nostro successo? Sta nel fatto che è un gruppo moderato costantemente con delle regole ben precise. Chi ne fa parte, vuole parlare di libri con altri lettori, senza ingerenze di editori o scrittori che si pubblicizzano. Il gruppo è nato per offrire al pubblico un punto di incontro e di scambio di opinioni fra lettori e tale è rimasto. Per questo è diventato un punto di riferimento. Il genere che va per la maggiore? I gialli italiani piuttosto che quelli stranieri, oltre alle classiche storie tendenti al romantico”.

Claudio Cantini, quanti iscritti avete raggiunto fino ad oggi?

“Oltre 204mila. Il nostro risulta il primo per numero di iscritti tra i gruppi in lingua italiana sull’argomento. ‘Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri’ conta dunque duecentomila persone che entrano su Facebook per scambiarsi opinioni sui libri appena letti, chiedere consigli sulle future letture, confrontare pareri e cimentarsi nella difficile arte della recensione letteraria”.

 

Qual è l’identikit del lettore tipo che si iscrive?

“La maggioranza è composta da donne, che oramai hanno quasi raggiunto l’80%. Siamo anche sugli altri social, ma poiché l’attività del gruppo si svolge fondamentalmente su Facebook, che non è frequentatissimo da giovanissimi, la maggioranza dei nostri iscritti ha l’età media di chi utilizza questo tipo di social, dunque va dai 35 ai 55 anni”.

 

Ci può fare un quadro della situazione territoriale?

“Firenze, con più di 6.000 iscritti, è la terza città dopo Roma, che ne ha 15mila, e Milano che ne conta 7mila. Ma è la prima se rapportiamo i dati alla popolazione. Napoli ad esempio ne ha 4mila pur avendo molti più abitanti di Firenze. La Regione Toscana fa la parte del leone, per esempio Empoli conta più di 1.000 iscritti. Essendo un gruppo aperto, molti leggono i contenuti senza iscriversi. Ci seguono da tutta Italia e anche dall’estero: la nazione che ha più iscritti, quasi 800, è la Svizzera seguita dalla Gran Bretagna. E poi abbiamo molti insegnanti di italiano da paesi nord africani: tunisini, algerini ed egiziani”.

 

Il gruppo consente anche di chiedere consigli.

“Esatto e non è un caso che la categoria che ha più iscritti è quella degli insegnanti, che chiedono consigli su quali libri leggere a scuola. L’importante è argomentare: ad esempio, non basta dire “mi serve un giallo per la mia mamma”, perché arriverebbero 200 risposte che però non avrebbero molto senso. Occorre invece specificare: vorrei consigli su un giallo da comprare a mia mamma che ha questa età, ha letto questi libri, le sono piaciuti questi titoli o questi autori ecc.”.

 

Qual è il segreto del successo del gruppo?

“Avere regole ben precise che facciamo rispettare per rispondere al meglio al nostro obiettivo: stare dalla parte del lettore. Senza influenze da parte di scrittori o editori, che non hanno la possibilità di promuovere alcuna iniziativa, ma possono partecipare soltanto in qualità di lettori. Per questo io e Valentina Leoni, insieme a Cristina Costa e Lena Merlina, dedichiamo diverse ore al giorno a gestire il gruppo: è un’attività che ci impegna molto. Lo ripuliamo dai post ‘inutili’, come quelli di chi mette una foto di un libro appena comprato che deve ancora cominciare a leggere; oppure di chi dice: “Ho comprato 4 libri, da cosa inizio?”. Lasciamo invece i post che hanno contenuto. Se ne arriva uno su un libro inflazionato deve essere un bel post, se è una bella recensione la lasciamo. In linea di massima diamo spazio ai libri che hanno meno visibilità, a quelli poco conosciuti: in questo caso, anche se qualcuno scrive poche righe, le lasciamo. Così per le recensioni che non sono scritte proprio benissimo: purchè siano sentite. E poi c’è la possibilità, per chi desidera sapere qualcosa di più su un libro, di fare una ricerca: dunque, dal momento che contiamo migliaia di recensioni, qualcuno che ha scritto qualcosa su un libro molto probabilmente c’è e da noi si può facilmente trovare”. 

 

Oltre al gruppo Facebook è nato anche un sito

“Tre anni fa abbiamo creato https://www.unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it/. In pratica prendiamo il meglio che esce dal gruppo, e dopo aver chiesto l’autorizzazione all’autore di una recensione, la pubblichiamo sul sito, dove risulta essere anche più fruibile sul web. Ad oggi, abbiamo più di 3mila contenuti. Inoltre, abbiamo creato anche un sito dedicato alle novità e agli autori emergenti https://www.novitainlibreria.it/

 

Col lockdown sono aumentati gli iscritti?

“Non direi, non ha influito molto, almeno per quanto riguarda il nostro gruppo. È l’estate invece che porta iscritti, e ovviamente il periodo natalizio”.

 

Il primato di 200mila iscritti cosa indica?

“Innanzitutto smentisce la voce comune che vuole gli italiani un popolo di non lettori. E anche chi pensa che “social network” sia solo sinonimo di disimpegno potrebbe ricredersi”

 

Maurizio Costanzo