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Raffaella Mariani è la prima vicepresidente donna del Parco dell’Appennino tosco emiliano

Mariani: “La mia nomina avviene in una fase in cui l’ambiente è al centro del dibattito istituzionale. Responsabilità e orgoglio di rappresentare la Garfagnana, sarò a servizio dell’intera comunità del Parco nazionale”

Raffaella Mariani

Garfagnana (Lucca), 18 febbraio 2021 - Raffaella Mariani è la prima vicepresidente donna del Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano. La sindaca di San Romano in Garfagnana, è stata eletta vicepresidente dell’ente con sede a Sassalbo, nel primo appuntamento del rinnovato Consiglio del Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano.

Nata a San Romano in Garfagnana  nel 1960, una laurea in geologia presso l’Università di Pisa, consigliere e assessore della Provincia di Lucca, è stata eletta deputata nel 2001 e per i successivi mandati fino al 2018,  membro della Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici per la Camera. “La mia nomina – ha spiegato Raffaella Mariani – avviene in una fase interessante:  l’ambiente è finalmente al centro del dibattito istituzionale del nostro Paese con concetti costantemente richiamati e trasversali tra le parti politiche. Credo ci sia una forte necessità di lavorare per declinare concretamente temi come: sostenibilità, cura e manutenzione, lotta ai cambiamenti climatici.  Una sfida per l’ambiente. Oltre alla responsabilità e all’orgoglio di rappresentare la Garfagnana, metterò con impegno e dedizione il mio servizio a disposizione dell’intera comunità del Parco nazionale, partendo dalla conoscenza e dal confronto”.

Nel corso della prima seduta il consiglio, per quanto incompleto in quanto ancora vacante la nomina di Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ha nominato la giunta composta dal presidente, Fausto Giovanelli, dalla neovicepresidente Raffaella Mariani e dal sindaco di Monchio delle Corti, Claudio Riani. Completano il consiglio Antonio Maffei, Luca Martinelli, Gabriella Meo, Elio Ivo Sassi e Robertino Ugolotti. Nel corso della stessa seduta è stato ratificato l’atto di approvazione del bilancio preventivo dell’ente, che già aveva accolto il parere favorevole della dalla Comunità del Parco, assemblea dei sindaci, e del Ministero dell’Ambiente, che complessivamente vale 5,8 milioni di euro. “Un bilancio che ci consente di funzionare ed essere operativi – spiega il direttore Giuseppe Vignali – ma che a primavera potrebbe essere integrato da risorse su progetti in corso di approvazione e giungere a sfiorare i 10 milioni valore”.

L’ente Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano, istituito con Dpr 21 maggio 2001, si estende nel territorio di 13 comuni - Bagnone, Filattiera, Fivizzano, Licciana Nardi, Monchio delle Corti, San Romano in Garfagnana, Sillano Giuncugnano, Ventasso, Villa Collemandina, Villa Minozzo - distribuiti tra le province di Lucca, Massa Carrara, Reggio Emilia, Parma, appartenenti alle Regioni Toscana ed Emilia-Romagna. L’Ente ha più sedi operative, quella legale è ubicata in località Sassalbo di Fivizzano. Nel Parco dell’Appennino tosco emiliano sono compresi 16 siti, fra Sic Siti di interesse comunitario, e Zps, Zone di protezione speciale. Il Parco nazionale è altresì coordinatore, dal 2015, della più ampia Riserva di Biosfera Mab dell’Unesco.

Maurizio Costanzo